Due ore di energia a costo zero, prima volta. Così le rinnovabili abbassano i prezzi - QdS

Due ore di energia a costo zero, prima volta. Così le rinnovabili abbassano i prezzi

Rosario Battiato

Due ore di energia a costo zero, prima volta. Così le rinnovabili abbassano i prezzi

venerdì 21 Giugno 2013

Mentre in Sicilia si attendono le infrastrutture energetiche adeguate, nel resto del Paese si guarda al futuro. Per 120 minuti, domenica scorsa l’energia consumata è stata al 100% rinnovabile

PALERMO – Domenica scorsa, per due ore, abbiamo consumato elettricità a costo zero e senza emissioni. Il piccolo “miracolo” italiano è avvenuto perché le rinnovabili hanno soddisfatto il 100% della domanda per la prima volta nella nostra storia, anche se i contatori hanno comunque continuato a girare, soprattutto in Sicilia dove il prezzo dell’elettricità è mediamente, come di consuetudine, più alto che altrove.
Il grafico del consumo Gme (Gestore dei mercati energetici) di domenica scorsa ha fatto esultare gli ambientalisti. Un mondo tutto verde si potrà avere. Forse un giorno molto lontano avremo energia a zero emissioni, ma per il momento ci possiamo accontentare di un paio d’ore. Il processo di avvicinamento è stato progressivo: a maggio le rinnovabili hanno coperto la metà della domanda elettrica nazionale mentre il 2 giugno il Pun (Prezzo unico nazionale) aveva sfiorato quota zero, spingendosi fino a 0,46 euro per mWh.
Il sistema delle rinnovabili, quindi, non raffredda solo il clima, ma anche i prezzi perché riduce la domanda delle più care energie fossili. Come avviene? L’energia rinnovabile è sempre offerta a costo zero perché sulla produzione verde non ci sono costi di combustibile ed esiste l’obbligo europeo di raggiungere determinati valori di riduzione delle emissioni entro il 2020. Sebbene si sia trattato di un evento, anche se non proprio isolato visti i precedenti casi di avvicinamento, è servito a dimostrare che è possibile sfruttare le rinnovabili anche nei periodi più caldi e costosi che negli anni passati coincidevano col cosiddetto peak shaving. Già dal 2012, riporta uno studio Althesys, il picco di prezzo non coincide più con la massima domanda di elettricità.
Per una Sicilia che si avvia a diventare sempre più verde mancano le infrastruttura adeguate – elettrodotto Sorgente Rizziconi tra Sicilia e Calabria su tutti – perché la rete regionale non sempre è in grado di sostenere gli sbalzi della produzione rinnovabile. Così i prezzi restano più alti che altrove nell’Isola, anche quando scendono. Nella scorsa settimana il Gme ha censito il prezzo medio di acquisto dell’energia nella borsa elettrica (Pun), con una flessione di 7,74 euro/MWh rispetto alla settimana precedente, a 49,27 euro/MWh (-13,6%). In aumento, invece, i volumi di energia elettrica scambiati in borsa, pari a 4,3 milioni di MWh (+4,2%). Il prezzo medio di vendita, in calo in tutte le zone, è variato tra 45,77 euro/MWh del Nord e 78,61 euro/MWh della Sicilia.

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