Occupazione per gli under 30 Sud e Isole: 6 mila posti in meno - QdS

Occupazione per gli under 30 Sud e Isole: 6 mila posti in meno

Gianluca Di Maita

Occupazione per gli under 30 Sud e Isole: 6 mila posti in meno

mercoledì 28 Agosto 2013

Queste le previsioni per il 2013 effettuate dal sistema informativo Excelsior di Unioncamere. Solo il Centro fa peggio con ben 9.400 assunzioni in meno. In Sicilia -613

PALERMO – Pronto il ricambio generazionale per il 2013. Secondo il sistema informativo Excelsior di Unioncamere, nel settore privato le imprese sono pronte ad assumere oltre 120mila giovani, un numero pari al 32,8% del totale di tutte le assunzioni non stagionali previsto per l’ultimo periodo dell’anno.
Tuttavia rispetto all’anno scorso si registra una contrazione di -2,7 punti percentuali, per un totale di -23.784 posti. In tutto questo la Sicilia e il Meridione non navigano certo in migliori acque, sebbene la nostra Regione registri una variazione positiva rispetto all’anno precedente (2,2%), contando però 600 assunzioni di under 30 in meno. Il Sud e le Isole dal canto loro registrano oltre 6mila posti in meno, solo il Centro fa peggio con -9.400 assunzioni.
Ritornando alla nostra Regione, secondo Unioncamere, il totale delle assunzioni non stagionali sono 18.500, di questi il 33% riguarda giovani under 30 per un totale di 6.128 nuove forze immesse nel mondo del lavoro. Come fa giustamente notare il centro studi, si allarga tuttavia la platea dei posti di lavoro per i quali le imprese non richiedono il requisito prioritario dell’età.
Per quanto riguarda i settori da cui provengono le richieste, il 71,6% di quelle espressamente indirizzate agli “Under 30”, proviene da quello dei servizi.
Di queste, 13mila si riferiscono ai servizi dei media e della comunicazione, informatici e delle Tlc e avanzati a supporto delle imprese, per una quota complessiva pari all’11% di tutte le assunzioni di ‘under 30’, in aumento di 1,4 punti rispetto al 2012. Al settore manifatturiero fanno invece riferimento un altro 28,4% delle assunzioni di giovani previste (circa 34.300).
 
Guardando alle professioni, uno su quattro dei giovani da assumere (circa 28.800) viene richiesto nell’ambito delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione e tecniche. Oltre uno su due (quasi 61.500) potrà trovare spazio nelle professioni esecutive nel lavoro di ufficio o professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi. Un terzo delle possibilità (41.200) sono concentrate nelle regioni del Nord-Ovest (oltre 27mila delle quali in Lombardia), poco più della metà (61.400) è espressione di imprese con meno di 49 dipendenti e ben 44.600 di aziende che non superano i 10 dipendenti.
Ottimismo da parte del presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, che considera incoraggiante l’aumento della richiesta dei giovani nei profili professionali più qualificati: “i giovani possono fare la differenza in un’azienda, soprattutto sulle nuove frontiere delle tecnologie e delle professioni della conoscenza”.
Analizzando i dati provinciali, la situazione si fa altrettanto interessante. Asti e Rimini sono le province che richiedono più giovani, ma sorridiamo scorgendo al quinto posto un’insolita Trapani, la quale su 2.110 richieste di assunzione, 887 saranno rivolte agli under 30. Per incontrare altre città siciliane bisogna scendere giù, lungo la lista elaborata da Unioncamere: la prima che troviamo è Palermo, che assumerà (1428 giovani su 3870), a seguire Ragusa (407 su 1120), Catania ( 1454 su 4320), Siracusa (695 su 2150), Messina ( 592 su 1980), Enna (187 su 700), Caltanissetta (284 su 1080). A chiudere l’elenco, non solo siciliano, ma purtroppo dell’intera nazione è Agrigento. Su 1230 assunzioni, solo 196 riguarderanno giovani. Non solo quindi disparità evidenti tra Nord e Sud Italia, ma pure all’interno della nostra stessa terra.

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