Diritto alla cittadinanza, non più rinviabile la riforma della L. 91/’92 - QdS

Diritto alla cittadinanza, non più rinviabile la riforma della L. 91/’92

Patrizia Penna

Diritto alla cittadinanza, non più rinviabile la riforma della L. 91/’92

mercoledì 20 Novembre 2013

Oggi si celebra la “Giornata mondiale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”. Anche a Palermo iniziative per promuovere uguaglianza e pari opportunità

ROMA – Palermo è tra gli oltre 200 comuni italiani che hanno aderito alla campagna dell’Unicef “Io come tu”, deliberando o promuovendo il conferimento della cittadinanza onoraria ai minori di origine straniera che vivono sul territorio.
L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni e la società civile rispetto all’eguaglianza dei diritti di tutti i minorenni, con un’attenzione particolare ai gruppi più vulnerabili come i minorenni di origine straniera, e alla riforma dell’attuale legge sulla cittadinanza in discussione in Parlamento.
Si stima che la cittadinanza onoraria sia già stata effettivamente conferita a più di 30.000 bambini.
“Il diritto alla cittadinanza è premessa indispensabile per l’esercizio dei diritti fondamentali di tutti i minorenni”: lo sottolinea l’Unicef, che in occasione della Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra oggi, mercoledì 20 novembre ha organizzato una “catena umana”, che si terrà da Sud a Nord del Paese per chiedere “la non più rinviabile riforma della legge 91 del 1992 sulla cittadinanza”.
Verranno promossi spontanei momenti di aggregazione di cittadini, bambini, adolescenti, amministratori locali e altri, che tenendosi per mano e con un simbolo unitario ben riconoscibile che richiami la campagna dell’Unicef “Io come tu”, evidenzino la propria adesione all’iniziativa. In ogni città la catena umana si farà portavoce dei messaggi della campagna: non discriminazione, pari opportunità, eguaglianza dei diritti di tutti i minorenni, tutela del superiore interesse del minore, ascolto e partecipazione dei bambini e degli adolescenti. La “catena umana”, spiega Unicef Italia, vuole essere anche una catena di solidarietà che unirà idealmente i bambini che vivono in Italia con quelli delle Filippine colpiti dal tifone Haiyan. L’Unicef avrà al suo fianco l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), che ha sollecitato gli 8.100 Comuni italiani ad aderire alla campagna e a conferire la cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera, figli di genitori non cittadini, che vivono sul territorio comunale, invitando la popolazione a partecipare alla “catena umana” che i Comitati Unicef locali organizzeranno in tutta Italia nella giornata di oggi.
Attualmente, un figlio di genitori stranieri può diventare italiano solo al compimento del diciottesimo anno di età o se i genitori conviventi diventano italiani.
Se il bambino nasce in Italia da genitori non italiani ma regolarmente residenti, non acquista automaticamente la cittadinanza ma sarà titolare di un permesso di soggiorno temporaneo che garantisce i diritti sociali (all’istruzione, alla salute, ecc.) e la libera circolazione in area Schengen, ma non permette al minore ad esempio di viaggiare all’estero nella fase di rilascio e rinnovo, così come di iscriversi a sport agonistici. Oltre a Palermo, tra i Comuni che hanno aderito figurano Ancona, Milano, Napoli, Torino, L’Aquila, Perugia ma non Roma.
In base agli ultimi dati Istat, in Italia vive quasi un milione di minorenni di origine straniera e di questi la metà sono nati nel nostro Paese. I minorenni non comunitari rappresentano il 24,1% dei 3,7 milioni di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia. E sono sempre più numerosi i cittadini non comunitari che hanno acquisito la cittadinanza italiana: nel 2012 si sono avute 65.383 acquisizioni e di queste, circa 10.000 hanno riguardato minori che sono diventati italiani per trasmissione del diritto dai genitori e persone che, nate in Italia da genitori stranieri, al raggiungimento della maggiore età, avendone i requisiti, hanno richiesto la cittadinanza.
Infine, secondo dati del Ministero del lavoro, al 28 febbraio 2013 i minori stranieri non accompagnati segnalati erano oltre 7 mila, di cui 5.626 presenti nelle comunità d’accoglienza e 1.465 irreperibili, poiché dopo l’arrivo hanno fatto perdere le loro tracce. Secondo il Rapporto Anci-Cittalia 2011, la regione con la più alto numero di MSNA è la Sicilia. L’Isola accoglie infatti un significativo 21% del totale.

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