Trapani - Consorzio universitario a rischio - QdS

Trapani – Consorzio universitario a rischio

Vincenza Grimaudo

Trapani – Consorzio universitario a rischio

mercoledì 14 Maggio 2014

Il commissario straordinario della Provincia, Antonio Ingroia, disposto a restare ma senza disponibilità economiche. Per l’Ateneo trapanese si teme la chiusura: assente le garanzia dei finanziamenti

TRAPANI – Verso la chiusura del Polo universitario di Trapani. Il “De profundis” potrebbe essere dietro l’angolo perché mancano all’appello non certamente bruscolini ma ben 860 mila euro. Questa è la somma che dovrebbe garantire la Provincia regionale di Trapani, in via di liquidazione dopo la riforma della Regione che prevede la cessazione di questi apparati.
 
A gennaio scorso l’allarme sull’ipotetica chiusura dell’Ateneo era rientrato dopo che all’Ars venne stabilito, su emendamento dei deputati Fazio Gucciardi e Antonio Ruggirello, di lasciare in vita i consorzi. Ma all’impegno politico non è seguito, ad oggi, alcun atto amministrativo formale del governo regionale per lo stanziamento delle somme necessarie.
I vertici del Consorzio hanno chiesto, più volte, l’intervento della Regione, ma finora non c’è stata alcuna risposta. Il recesso è stato definito dall’ex commissario straordinario Darco Pellos ma anche con la nuova “gestione” dell’Ente affidata ad Antonio Ingroia la Provincia non ha cambiato atteggiamento. Ingroia ha detto di essere disponibile a finanziare l’Ente ma per farlo ha bisogno dell’intervento finanziario della Regione.
Sulla vicenda ha presentato un’interrogazione a Crocetta in questi giorni il deputato regionale trapanese Mimmo Fazio del Gruppo Misto. Il parlamentare ha chiesto al governo di dotare la Provincia degli strumenti finanziari perché il commissario straordinario dell’Ente possa revocare l’atto di recesso da socio del Consorzio universitario della Provincia di Trapani.
Intervenendo all’assemblea dei soci è stato lo stesso Ingroia a dirsi disponibile a rimanere nel Consorzio ma specificando di non averne gli strumenti economici e finanziari. Fazio nell’interrogazione ripercorre tutta la vicenda, partendo dal recesso deciso dall’allora commissario straordinario, Darco Pellos, rilevando però che lo stesso non è accaduto in altre Province e per altri consorzi universitari. Nell’atto ispettivo Fazio rileva che “il Consorzio universitario della Provincia di Trapani, a partire dal gennaio 2014, ha perso il socio di maggioranza, rappresentante il 72 per cento del fondo consortile”.
Ingroia però rassicura tutti: “Ho dato disposizione agli uffici del Consorzio di porre in essere tutti i provvedimenti necessari per deliberare la revoca dell’atto unilaterale del recesso dal Consorzio universitario di Trapani, che era stato deliberato da mio predecessore”.

Impossibile predisporre un bilancio. L’interrogazione parlamentare del deputato Fazio (Gruppo misto)
TRAPANI – L’attuale condizione economica e giuridica che ruota attorno all’ateneo trapanese fa evidenziare tutta una serie di paletti molto pericolosi a livello di operatività: “In tal modo il Consorzio – precisa ancora il deputato regionale Fazio – è posto allo stato attuale nella impossibilità di predisporre un bilancio di previsione in assenza di trasferimenti di fondi da parte del socio ex Provincia regionale, con evidente rischio del venir meno di tutte le attività accademiche, didattiche e di ricerca e che, addirittura, potrebbe portare alla messa in liquidazione dello stesso Consorzio universitario”. Nell’interrogazione Fazio ricorda gli strumenti normativi e le iniziative parlamentari intraprese all’Ars per uscire dall’empasse, richiamando il governo della Regione perché dia seguito alla legge regionale 5 del 2014 “a garanzia del diritto allo studio e della prosecuzione delle attività del Consorzio”.

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