Sanità: si riorganizza la dirigenza - QdS

Sanità: si riorganizza la dirigenza

Lucia Russo

Sanità: si riorganizza la dirigenza

venerdì 02 Ottobre 2009

Le linee guida per la ricollocazione e la mobilità dei dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi nelle varie aziende. In base alla l.r. 5/09 le deliberazioni aziendali vanno sottoposte al controllo dell’assessorato

PALERMO – Sulla Gazzetta ufficiale N. 44 dello scorso 25 settembre, sono stati pubblicati diversi decreti dell’assessorato regionale alla Sanità che intervengono a fornire linee guida su una serie di azioni prioritarie.
Ci soffermiamo su quelle relative alla ricollocazione e alla mobilità della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa a seguito dei processi di riorganizzazione scaturiti dalla legge regionale n. 5/09.
Ciascuna azienda sanitaria adotta, previa intesa con le organizzazioni sindacali e previa adozione del nuovo regolamento di organizzazione, apposita deliberazione di rideterminazione della dotazione organica, nella quale devono essere indicati i posti di dotazione organica, con la specificazione:
1) dei posti coperti (con personale in servizio a tempo indeterminato);
2) dei posti vacanti e disponibili;
3) dei posti vacanti e non disponibili (con procedure concorsuali avviate/congelati per incarico ex art. 15 septies decreto legislativo n. 502/92, etc.);
4) dei posti che presumibilmente si renderanno vacanti per cessazione dal servizio entro due anni dalla data di rideterminazione delle dotazioni organiche.
Le deliberazioni aziendali devono essere trasmesse al competente servizio 1 del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica, dell’assessorato regionale della Sanità per il prescritto controllo.
 Ai sensi dell’art. 30, comma 1, del C.C.N.L. 5 dicembre 1996, deve essere esperito ogni utile tentativo di ricollocazione di tutti i direttori e dirigenti in esubero, oltre che nelle discipline di appartenenza, anche in discipline equipollenti o affini a quelle di appartenenza.
Queste le priorità da seguire per la ricollocazione e la mobilità dei dirigenti sanitari, professionali, tecnici ed amministrativi:
a)  ricollocazione interna all’azienda;
b) mobilità esterna;
c)collocazione in disponibilità

Ricollocazione interna
All’interno delle aziende sanitarie di appartenenza i direttori e i dirigenti risultati in esubero a seguito dei processi di ristrutturazione stabiliti dalla Regione Sicilia ai sensi della legge regionale n. 5/09, sono prioritariamente ricollocati a domanda secondo l’ordine delle opzioni espresse, e nel rispetto degli elenchi degli idonei/graduatorie.
Le opzioni possono essere espresse per tutte le seguenti fattispecie:
a)  per la copertura dei posti nell’ambito delle strutture realizzate in sede di riconversione o di nuova istituzione;
b)  per la copertura dei posti vacanti;
c)  per la copertura dei posti che si renderanno vacanti per cessazione dal servizio del titolare, nell’arco temporale di due anni dalla data di rideterminazione delle dotazioni organiche.

I dirigenti che non trovino immediata ricollocazione per la mancata contestuale attivazione della struttura per la quale abbiano espresso utile opzione, vengono comunque temporaneamente utilizzati fino all’attivazione della suddetta struttura nell’azienda sanitaria di appartenenza in strutture della stessa disciplina o di disciplina equipollente o, in subordine di disciplina affine per la quale siano in possesso dei requisiti.
 

 
È prevista la mobilità esterna volontaria e in subordine quella d’ufficio
 
Effettuata la ricognizione complessiva, l’assessorato regionale della Sanità procede ad approntare le graduatorie per ruolo/profilo professionale dei dirigenti sanitari, professionali, tecnici e amministrativi, dichiarati in eccedenza sulla base dei punteggi conseguiti presso le aziende di provenienza e, in caso di parità, sulla base di eventuali titoli di precedenza ai sensi della normativa vigente.
Sulla base e nell’ordine delle graduatorie di disciplina, l’assessorato regionale della Sanità della Regione Sicilia interpella i dirigenti e perviene al loro riassorbimento sui posti vacanti di altre aziende sanitarie, prioritariamente della stessa disciplina, secondariamente in disciplina equipollente e, in subordine, in disciplina affine .
Esperite le procedure di mobilità esterna volontaria, la Regione propone ai dirigenti non collocati la mobilità esterna d’ufficio nei residui posti disponibili, dando priorità a coloro che sono in possesso dei requisiti prescritti. I dirigenti che non accettano la mobilità esterna o che non sottoscrivono nei termini prescritti il nuovo contratto individuale o che, comunque, rimangono non collocati dopo la conclusione delle procedure di mobilità esterna, sono iscritti negli elenchi nominativi dei collocati in disponibilità.
Successivamente all’adozione della deliberazione di Giunta regionale, prima del collocamento in disponibilità, devono essere ulteriormente esperiti tutti i possibili tentativi di ricollocazione dei dirigenti, anche nell’ambito del servizio sanitario di altre Regioni e negli altri comparti del pubblico impiego.

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