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Messina – Fondi regionali ai minimi, Taormina Arte sfiora il collasso

Massimo Mobilia

Messina – Fondi regionali ai minimi, Taormina Arte sfiora il collasso

martedì 10 Giugno 2014

La stagione culturale della città quest’anno si è salvata grazie a sponsor e investimenti privati. I lavoratori dell’associazione culturale alzano la voce contro il taglio dei contributi

TAORMINA (ME) – A pochi giorni dal via della 60esima edizione del Festival del Cinema è scoppiato l’ennesimo caso TaorminaArte. E’ di pochi giorni fa infatti una gravissima lettera di accuse firmata da dipendenti e collaboratori del sodalizio culturale, rivolta ai componenti gestori del Comitato, i sindaci dei Comuni di Messina e Taormina, il Commissario della Provincia, e al principale ente finanziatore, la Regione siciliana. Una lettera in cui i dipendenti hanno sottolineato la crisi economica che ultimamente ha investito TaoArte, a partire dal netto calo dei finanziamenti pubblici, e che è servita soprattutto a rivendicare gli stipendi che da diversi mesi non vengono pagati.
Il contributo della Regione attraverso l’assessorato al Turismo era fissato intorno a 3 milioni di euro, ma negli ultimi tempi è stato progressivamente ridotto, tanto che già lo scorso anno, all’iniziale milione stanziato in bilancio, era seguita una variazione che aveva portato il finanziamento a mezzo milione.
 
Nel bilancio di quest’anno invece lo stanziamento previsto è di appena 488 mila euro, di cui soltanto 207 mila – secondo gli uffici di TaoArte – fin ora realmente disponibili. I lavoratori hanno deciso così di alzare la voce e dire basta ad una situazione divenuta ormai insostenibile, per una società che comunque continua a rivestire un ruolo di primo piano nell’organizzazione dell’annuale stagione culturale taorminese, la quale però, senza l’aiuto di investimenti privati, sarebbe già morta da tempo. A partire dal Filmfest diretto da Mario Sesti, che si è dovuto affidare alla Agnus del gruppo di Tiziana Rocca, così come i grandi eventi di lirica del maestro Enrico Castiglione che hanno fatto il giro del mondo in tv grazie a sponsor esterni.
“Pur trovandoci da parecchi mesi senza stipendi, con tutte le gravi conseguenze per la vita di ciascuno – hanno dichiarato i lavoratori – vogliamo ribadire con forza che TaorminaArte è patrimonio di tutti e che per nessuna ragione si intende retrocedere dalla difesa di quanto ha rappresentato. Con un atto d’amore continueremo a lavorare senza fermare le iniziative già in cantiere”. E davvero questa dimostrazione di amore permetterà di non far morire, almeno per quest’anno, la più importante kermesse culturale di Taormina, a cominciare dal Festival del Cinema che partirà sabato sera con l’anteprima di "Dragon Trainer 2". Salvo colpi di scena dell’ultima ora che avrebbero del clamoroso.
L’appello alla responsabilità è stato rivolto ai vertici del Comitato e alla Regione siciliana, col presidente Crocetta in testa, affinché vengano prese “scelte forti in tempi brevi”. In mancanza di risorse, l’unica soluzione sarebbe infatti la trasformazione del sodalizio da Comitato a Fondazione in modo tale da intercettare i fondi europei. I manifestanti hanno chiesto anche una revisione delle modalità di utilizzo del Teatro Antico, “luogo che deve tornare ad ospitare spettacoli di qualità – dicono – capace di attrarre anche turismo e non contenitore da riempire ad ogni costo, ogni giorno”. Per il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, è il momento invece di iniziare già da ora a cercare fondi per il prossimo anno, "l’incertezza sul finanziamento regionale – ha detto – deve finire”. E per tamponare l’emergenza la Giunta taorminese ha annunciato uno stanziamento di 160 mila euro dal proprio bilancio, a cui dovrebbero aggiungersi pure 50 mila euro della Provincia.

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