Canale di Sicilia: autostrada in ora di punta - QdS

Canale di Sicilia: autostrada in ora di punta

Chiara Borzi

Canale di Sicilia: autostrada in ora di punta

martedì 23 Dicembre 2014

L’80% del traffico commerciale mediterraneo si svolge tra Sicilia, Malta e Nordafrica. Serve tutela dell’ecosistema. Nel programma Biodivalue l’utilizzo di uno strumento subacqueo che monitora lo stato di acqua e aria

CATANIA – Si è svolto presso l’aula magna del Palazzo del Rettorato dell’Università di Catania il seminario scientifico dedicato al Programma Operativo “Italia-Malta 2007-2013 Biodivalue”. Tema dell’incontro organizzato dal Dipartimento d’Ingegneria dell’ateneo catanese è stato il valore economico della biodiversità e degli ecosistemi. L’appuntamento è stato importante non solo per far conoscere il regime di collaborazione che lega attualmente la Sicilia a Malta, quest’ultima partner tramite l’University of Malta e Gal Xlokk, ma anche per responsabilizzare la platea di giovani studenti presenti all’esercizio di una professione futura responsabilizzata di fronte il bisogno di tutelare un bene prezioso come il mare.
Presente al Palazzo centrale un esemplare di “towfish”, strumento subacqueo innovativo che consentirà di svolgere operazioni di monitoraggio, prevenzione e riduzione dell’inquinamento aria-acqua nel Canale siculo-maltese collegato alle attività di trasporto marittimo ed in particolar modo all’operatività delle navi che trasportano sostanze pericolose e nocive, ma anche di quelle che esercitano attività commerciale e non, quali la pesca, il turismo ed il diporto. Il “towfish” entrerà in funzione nei primi mesi del nuovo anno 2015.
Ad aprire il seminario è stato il rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro, il quel ha evidenziato come sia fondamentale incoraggiare il tema della sostenibilità ambientale. “Oggi è sempre più importante coniugare l’ambiente e l’economia – ha affermato Pignataro – e a tal fine è fondamentale concentrare maggiori risorse nelle ricerche finalizzate in questo campo”. “Biodivalue – ha continuato il rettore – si inserisce nel contesto di ricerche e sviluppo economico che si auspica per il bacino del Mediterraneo e a Catania”.
Al raggiungimento di questo scopo il ruolo del “towfish” può essere tramite importante, perché – spiega il responsabile scientifico del progetto per l’Università di Catania, prof. Rosario Sinatra –  “il mezzo subacqueo consentirà di svolgere operazioni di monitoraggio, prevenzione e riduzione dell’inquinamento aria-acqua nel Canale siculo-maltese collegato alle attività di trasporto marittimo ed in particolar modo all’operatività delle navi che trasportano sostanze pericolose e nocive ed anche di quelle che esercitano attività commerciale e non, quali la pesca, il turismo ed il diporto”.
A che punto è la Sicilia nel compito di tutela del mare e la ricerca in merito lo ha spiegato alla platea del seminario Franco Andaloro, coordinatore per Ispra Sicilia. “La Sicilia è battistrada per l’Italia grazie al progetto Cluster Mare e pioniere attraverso la scelta di adesione ad un progetto europeo dedicato all’economia del mare. In Italia esiste nel frattempo poca unità nella ricerca, perché sono troppi gli istituti che intervengono sullo stesso tema. Il Mar Mediterraneo – ha affermato Andaloro – costituisce l’1% del patrimonio marino mondiale, ma nelle sue acque si compie il 30 per cento del traffico petrolifero la cui attività estrattiva vede la Sicilia impegnata quasi fosse solo una colonia”.
Effettuare un corretto calcolo dei rischi in relazioni agli effettivi ruoli economici dei partner è fondamentale perché, come evidenziato dal coordinatore Ispra: “La natura, prima o poi, porta i conti al tavolo del contabile”.
Se è vero che l’80% del traffico marittimo che si svolge nel Mediterraneo interessa il Canale di Sicilia, diventa ancor più importante essere in grado di rilevare tutti i tipi di conseguenze che questa presenza così massiccia comporta, specialmente se a danno dell’ecosistema marino siciliano.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017