La crisi colpisce pure il lusso. In Sicilia calano le gioiellerie - QdS

La crisi colpisce pure il lusso. In Sicilia calano le gioiellerie

Marina Barrera

La crisi colpisce pure il lusso. In Sicilia calano le gioiellerie

venerdì 20 Marzo 2009

Nel Sud l’Isola è seconda soltanto alla Campania, Enna l’unico capoluogo con variazione positiva. Nel 2008 hanno chiuso i battenti 100 punti vendita, peggiore dato ad Agrigento

PALERMO – La crisi colpisce anche i settori del lusso. Dal quarto trimestre 2007 al quarto del 2008 le imprese italiane attive nel settore dei gioielli e degli articoli di oreficeria sono diminuite del 2,9%, solo in Sicilia addirittura del 3,5%. è quanto emerso da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del Registro Imprese al quarto trimestre 2008 e 2007 e Istat al terzo trimestre 2008.

In particolare, sono 36.603 le imprese attive in Italia nel settore orafo tra fabbricazione, agenti intermediari, vendita al dettaglio e all’ingrosso al quarto trimestre 2008. Erano 37.682 nel 2007 e hanno registrato un calo del 2,9% nel 2008. Nel caso della Sicilia erano 2.871 le imprese nel 2007 e 2.770 nel 2008, con un calo del 3,5%.
Regione leader nel settore dei gioielli e dell’oreficeria è la Lombardia con 4.466 imprese (12,2% del totale italiano di settore), seguita dalla Toscana (4.086 imprese, 11,2%).

Al Sud è la Campania a registrare il maggior numero di imprese nel settore (4.019 imprese, pari all’11% del totale italiano) seguita proprio dalla Sicilia con 2.770 imprese, pari al 7,6%.
Fra le province, prima e’ Roma (2.873 imprese, 7,8% del totale italiano) seguita da Napoli (2.515 imprese, 6,9%) e Milano (2.268 imprese, 6,2%).
Spostandoci in Sicilia, invece, le province che si distinguono nel settore dei gioielli e dell’oreficeria sono Palermo e Catania con l’1,9% sul totale italiano, con un calo rispettivamente del 3,3% e del 4% nel 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007. La maglia nera in Sicilia tocca ad Agrigento che ha avuto il maggiore calo, pari a 9,1%, rispetto a tutte le altre province siciliane, seguita da Caltanissetta con un calo del 5,2%.

L’unica provincia siciliana, secondo i dati riportati dalla Camera di commercio di Milano, ad avere invece registrato una variazione positiva nel 2008 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e quindi non toccata dalla crisi del settore è Enna (+3,8%). Fanno inoltre eccezione in Italia rispetto al trend generale Avellino (+1,5%), Caserta (+5,2%), Crotone (+0,9%), Reggio Calabria (1,7%), Roma (11,7%) e Salerno (1,2%), mentre non hanno registrato nessuna variazione rispetto all’anno precedente Novara e Vercelli.
Rallenta, però, nel 2008 anche il commercio estero in questo settore, che ha visto diminuire le esportazioni dei prodotti orafi italiani del 7,6% e le importazioni del 5,9%. Per quanto riguarda la Sicilia si tratta di cifre importanti soprattutto per le importazioni, diminuite del 22,6%, mentre le esportazioni del 9,6%.

C’è da dire inoltre che i gioielli e gli articoli di oreficeria italiani sono molto apprezzati all’estero: nei primi nove mesi del 2008 l’Italia ha esportato quasi 3,1 miliardi, anche se il dato è in diminuzione del 7,6% rispetto al 2007. L’interscambio complessivo di gioielli e articoli di oreficeria con il mondo è di 4 miliardi, anche questo in diminuzione rispetto allo scorso anno del 7,2%, nel dettaglio in Sicilia del 15,7%. Lazio, Molise, Umbria e Abruzzo sono le uniche regioni con variazioni positive dell’export dal 2007.

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