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Migranti: Fico a Pozzallo, la voce del buon senso

redazione

Migranti: Fico a Pozzallo, la voce del buon senso

sabato 30 Giugno 2018

Mentre Salvini e Di Maio continuano ad alzare i toni, il presidente della Camera dichiara: "Ottimo lavoro delle ong, come terza carica dello Stato dico che bisogna essere solidale con chi emigra, i porti non li chiuderei". Intanto Malta attacca, "Da Salvini bugie". E le ong accusano Italia e Libia del naufragio con cento morti

"Le Ong qui a Pozzallo hanno fatto un lavoro straordinario. Me lo hanno confermato il questore di Ragusa, la prefettura e il sindaco di Pozzallo".
 
Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico al termine della visita all’hot spot di Pozzallo, fatta stamani a sorpresa, mentre, si trova in visita privata nel Ragusano.
 
"Quando si parla di Ong – ha aggiunto  – bisogna farlo chiaramente. C’era un’inchiesta a Palermo che è stata archiviata, c’è un’inchiesta a Catania ormai da un anno che pare non cavi il ragno dal buco. Ma le Ong sono state fondamentali nel salvare vite umane".
 
I porti non li chiuderei" ha poi detto Fico, spiegando che sull’argomento migranti servono cuore e testa.
 
"Come terza carica dello Stato – ha aggiunto, facendo udire finalmente la voce del buon senso  – dico che bisogna essere solidale con chi emigra, che sono storie drammatiche che toccano il cuore. Tocca all’Europa farsi carico di quest’emergenza, non solo all’Italia. Se questo è un approdo, deve essere un approdo europeo. L’Italia, che si trova al confine con il Mediterraneo non può tirarsi indietro ed è qui che vanno aiutate le persone".
 
"Quando si fanno accordi con la Libia – ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti – ci vogliono dei momenti di transizione. Bene formare la capitaneria di porto libica, bene fornire navi e supporto logistico alla Guardia costiera libica, ma dobbiamo sapere che la Libia al momento non è un posto che ha sicurezza. E che i libici hanno bisogno di essere formati oltre ad avere bisogno di un grande supporto della Marina Italiana e delle Capitanerie di porto ma anche di qualche nave delle Ong coordinate sempre dalla Guardia Costiera".
 
"Bisogna trovare – ha spiegato Fico – nuovi sistemi di entrata dei migranti nel nostro Paese. Se ad esempio abbiamo bisogno di braccianti per le nostre campagne bisogna puntare su accordi bilaterali con alcuni paesi africani come il Mali per far arrivare come lavoratori stagionali queste persone. Ci vuole un approccio solidale e lungimirante con l’immigrazione ma è l’Europa tutta insieme che deve fare la sua parte".
 
Nel corso della sua visita a Pozzallo Fico ha incontrato il sindaco Roberto Ammatuna, che gli ha parlato "del lavoro svolto in questi anni in tema di accoglienza dei migranti da parte della mia città, dove non si sono mai verificati episodi di xenofobia o razzismo".
 
Ammatuna ha poi chiesto, trovando piena disponibilità del presidente Fico, "maggiore attenzione e sostegno, anche economico, a favore della comunità pozzallese che continuerà a dare il proprio contributo in tema di accoglienza dei migranti".
 
Intanto Malta è intervenuta duramente riguardo all’intervento di Open Arms, che è avvenuto "in zona Sar libica, tra Libia e Lampedusa, Italia".
 
"Matteo Salvini – scrive su Twitter il ministro dell’Interno Maltese Michael Farrugia, pubblicando una mappa con le distanze tra il punto dove si trova la nave della Ong, Lampedusa e Malta – la smetta di diffondere notizie scorrette tirando in ballo Malta senza alcuna ragione. Questi sono fatti, non opinioni: basta con le bugie".
 
In un altro tweet Javi Lopez, uno dei quattro europarlamentari a bordo di Astral, nave di Open Arms, ha postato un video in cui Oscar Camps, fondatore dell’organizzazione umanitaria, accusa Italia e Libia del naufragio di ieri di un barcone nel quale sono morte cento persone tra cui tre bambini piccoli.
 
Un’accusa ribadita anche da Riccardo Gatti, il comandante della Astral, postato da Eleonora Forenza su Fb.
 
"Abbiamo sentito – ha detto Gatti – un messaggio radio tra un aereo militare e i guardacosta libici riguardo a un’imbarcazione da soccorrere, però nessuno ci ha dato un’indicazione ufficiale. Dopo circa un’ora e mezza è arrivato un messaggio di testo sui dispositivi di bordo da parte della radio di Malta, un messaggio riguardante un’imbarcazione con circa cento persone a bordo e pensiamo sia la stessa. Abbiamo chiamato Roma chiedendo se c’era bisogno che andassimo a soccorrere e ci hanno detto che era già stata intercettata da una motovedetta della guardia costiera libica. Di lì a poco abbiamo saputo di morti e dispersi"
 
"L’Open Arms – ha concluso – avrebbe potuto salvarli, ma è stato ignorato dalle autorità libiche e italiane".
 
 
 
 

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