Iniziativa di Federconsumatori: la difesa dei propri diritti passa da una corretta informazione. Vizzini: “Dalle blacklist si rischia di cadere nelle mani degli usurai”
PALERMO – Il notaio si avvicina ai cittadini e porge l’orecchio ai loro dubbi. Gratis. Federconsumatori ha lanciato l’iniziativa “Il notaio risponde”, uno sportello di assistenza notarile gratuito. L’idea di fondo è che informazione e consapevolezza giuridica rappresentino la migliore difesa per i consumatori, nonché gli strumenti per ottenere rapporti contrattuali equi e corretti.
“Spesso – ha detto il presidente regionale di Federconsumatori, Lillo Vizzini – il cittadino ha una certa ritrosia ad andare dal notaio per chiedere informazioni. Con questa iniziativa, che rappresenta un valore aggiunto al nostro bouquet di servizi, vogliamo garantire a tutti i cittadini il diritto alla corretta informazione, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione ed agli extracomunitari, grazie ad una specifica consulenza per gli acquisti e per la contrattualistica inerente l’abitazione”.
A fornire assistenza nella sede palermitana sarà il notaio Ilarda Saguto, che mette in guardia i consumatori soprattutto su due pratiche. Sulla modulistica delle agenzie immobiliari, innanzitutto, “che spesso vengono fatte firmare senza consentirne una lettura. La casa, però, si può acquistare anche senza firmare quei moduli”. Quindi, la stoccata contro le banche, che “a fronte delle difficoltà delle famiglie di accedere al credito e nonostante il decreto Bersani, spesso non consentono le operazioni di surroga, che non dovrebbero comportare spese. Le banche – ha ammonito – piuttosto che costringere le persone a restare con loro, dovrebbero invece informare i cittadini”.
L’associazione dei consumatori ha poi reso noti i primi risultati dell’iniziativa “Credito al consumo – S.O.S. Blacklist”, lanciata nel luglio dello scorso anno. Finora, sono state 600 le consulenze erogate, 91 le pratiche chiuse con la convenzionata Crif, 24 quelle in attesa di definizione. “I dati sono la cartina di tornasole del crescente indebitamento delle famiglie. Il rischio, però, è che i cittadini che si vedono negati finanziamenti, finiscano nelle mani degli usurai”, ha detto Vizzini.
“Le blacklist maggiori, ovvero le centrali di rischio finanziario, sono tre. – Ha spiegato Gaia Matteini, responsabile dell’ufficio legale di Federconsumatori – I cittadini scoprono di essere stati iscritti quando si vedono negata una richiesta di finanziamento, ad esempio per il mancato pagamento o il pagamento in ritardo di una rata del mutuo o di una carta revolving”. E spesso anche per somme esigue. È il caso, per esempio, di una ragazza che si è vista sbattere le porte in faccia per il mancato pagamento di una rata da 24 euro per la palestra. E qui entra in gioco l’associazione dei consumatori.
“Il Codice per la protezione dei dati personali – ha ricordato l’avvocato Matteini – consente di chiedere la cancellazione dei propri dati. Spesso, tuttavia, occorre mettere in campo altri rimedi. Il soggetto che non paga una rata del mutuo ha diritto ad essere avvertito con una lettera raccomandata che sta per essere iscritto nella centrale dei rischi. Cosa che nella maggior parte dei casi non avviene. A questo punto il cittadino può inoltrare reclamo per ottenere la cancellazione”.
Presentando i dati sul credito al consumo, il presidente Vizzini ha puntato il dito contro le società d’intermediazione finanziaria, che facilitano l’accesso al credito di cittadini anche con reddito basso, ma che “rappresentano per le famiglie fonte di ulteriore indebitamento”. “è bene – ha osservato – che i cittadini chiedano per prima cosa quanto spetta a queste società, per non ritrovarsi poi con delle brutte sorprese nel momento in cui ottengono il finanziamento”.
E nei giorni scorsi la Sezione Operativa della Guardia di Finanza di Bagheria ha denunciato per esercizio abusivo dell’attività finanziaria un mediatore credito che operava a Misilmeri. Il mediatore, per il buon esito delle diverse pratiche di finanziamento, richiedeva illecitamente alla propria clientela – rappresentata in massima parte da soggetti con problemi di carattere economico e con difficoltà di accesso al credito – somme di denaro extra che non trovavano riscontro nelle voci contrattuali del finanziamento stesso, incrementando così, in modo indebito ed illecito, il costo dell’operazione di finanziamento per il cliente. Il soggetto, inoltre, è stato segnalato alla Banca d’Italia, mentre a due suoi parenti è stata contestata la violazione delle norme antiriciclaggio.