Sanità, la Sicilia spreca 1,2 miliardi di euro - QdS

Sanità, la Sicilia spreca 1,2 miliardi di euro

Liliana Rosano

Sanità, la Sicilia spreca 1,2 miliardi di euro

giovedì 11 Marzo 2010

Soldi pubblici. La Sicilia tra le regioni che spendono di più.
I numeri. Per la Sanità lo Stato nel 2008 ha pagato per la Sicilia (con 5 mln di abitanti) 2,2 mld €, per la Lombardia (9 mln di abitanti) 1 miliardo, per la Toscana (3,7 mln di abitanti) 242,3 milioni di euro.
Pochi investimenti. Sulla somma totale solo l’1,08 per cento è stato impiegato in Sicilia per investimenti nella Sanità, mentre la Lombardia ha destinato ad investimenti il 30 per cento.

Lo studio della Ragioneria generale dello Stato pubblicato a gennaio 2010 è l’occasione per analizzare i pagamenti dello Stato che vengono destinati alle regioni. Il titolo del rapporto è infatti “La spesa statale regionalizzata” in riferimento all’anno 2008, ovvero il consuntivo più recente disponibile.
La Sicilia è tra le regioni più costose.
Sul piano della Sanità, in particolare, riceve pagamenti per 2,2 miliardi di euro contro 1 miliardo che lo Stato versa alla Lombardia. Per cui la Sicilia, che ha una superficie in kilometri quadrati vicina alla Lombardia, ma la metà di abitanti, spreca 1,2 miliardi.
Se facciamo il confronto con la Toscana, che ha 3,7 milioni di abitanti, lo spreco è maggiore considerato che la Toscana riceve solo 242,3 milioni di euro dallo Stato. Di questi il 30 % viene investito, in Sicilia solo l’1,08%.
 
Pochi investimenti e molte spese, ecco come la Sanità siciliana non è riuscita nel 2008 a raggiungere il livello di qualità delle altre regioni italiane, in testa Lombardia e Toscana.
È la fotografia che viene fuori dall’analisi de “La Spesa statale regionalizzata 2008”, un rapporto pubblicato dal ministero dell’Economia, dipartimento Ragioneria generale dello Stato riguardante i pagamenti dello Stato alle Regioni in tutti i settori.
In questo articolo sotto la lente d’ingrandimento il settore della Sanità, in particolare mettendo l’Isola a confronto con due regioni, da sempre esempi virtuosi nel campo della sanità: la Lombardia e la Toscana appunto.
La Sicilia nel 2008 ha ricevuto dalle casse dello Stato in totale per la sanità, secondo il Rapporto, 2,2 miliardi di euro contro 1 miliardo della Lombardia. Il paragone tra le due regioni non è forzato ma doveroso. Perché la Sicilia ha all’incirca la stessa superficie in chilometri  quadrati della Lombardia (23.865 km²) ma la metà degli abitanti (5 milioni contro i 9 milioni della Lombardia), eppure, considerando tutti i settori (dal funzionamento della Pubblica amministrazione, all’Ordine pubblico, ai Trasporti, Energia, Ambiente, Territorio, Istruzione e la stessa Sanità) ha una spesa per abitante (5.425 euro nel 2008) che è quasi il doppio di quella sostenuta dal cittadino lombardo (3.192 euro).
Così il focus sulla Sanità nella tabella grande in pagina. Andando alla voce spese correnti è notevole la divergenza tra le due regioni: 2,1 miliardi per la Sicilia contro 744,5 milioni per la Lombardia. Su questa voce incidono soprattutto i “trasferimenti correnti” alla Regione, ben 2 miliardi 124 milioni di euro e solo 4 milioni 178 mila euro a Enti produttori di Servizi sanitari. In Lombardia, invece, c’è un divario più leggero tra “trasferimenti correnti” alla Regione e a Enti produttori di servizi sanitari: rispettivamente 495,2 milioni di euro all’una e 162,5 milioni di euro all’altra.
La differenza nell’impiego ma anche nelle quantità dei pagamenti dallo Stato per la Sanità in Sicilia e Lombardia, risulta ancora più rilevante se lo si mettono a confronto le spese in conto capitale (che sono poi gli investimenti) intese sia come “investimenti fissi” che come “contributi agli investimenti”. La Sicilia ha ricevuto per investimenti nella Sanità soltanto 23,9 milioni di euro contro i 324,6 milioni di euro della Lombardia che includono “investimenti fissi lordi” per ben 2,5 mln e altri “trasferimenti in conto capitale” per 79,9 mln di euro, voci che invece risultano vuote per la Regione siciliana.
Dunque c’è una differenza tra Sicilia e Lombardia non solo nell’ammontare totale ma anche nell’impiego delle somme. Sulle casse dello Stato a pesare di più è la Sicilia. Per quest’ultima infatti il governo centrale sborsa una cifra pari a 2,2 miliardi contro il miliardo della Lombardia. Insomma, dati alla mano, la Sicilia spreca 1,2 miliardi di euro ed arranca a garantire ai suoi abitanti e non solo, un servizio sanitario adeguato agli standard europei.
Se poi facciamo il paragone con la Toscana, il divario è ancora più pesante. La Toscana applica in pieno in campo sanitario la formula “più investimenti e riduzione delle spese correnti”. Infatti la percentuale dei soldi dello Stato impiegata in investimenti sul totale versato per la Sanità toscana è pari al 21,16 per cento contro l’1,08 per cento della Sicilia. Ovvero la Toscana (che conta 3,7 milioni di abitanti contro i 5 della Sicilia), ottiene dallo Stato come investimenti 51,2 milioni contro i 23,9 milioni della Sicilia.
Sul fronte invece del totale spese, la Toscana pesa sullo stato per 242,3 milioni di euro così ripartiti: 191 milioni in spese correnti e 51,3 milioni di spese in conto capitale.
In Sicilia allora sembra dominare la regola “soldi dallo Stato per coprire le spese, mai per investire”, infatti quei 23,9 milioni destinati ad investimenti rappresentano solo l’1,08% dei 2,2 miliardi assorbiti nel 2008 dalle Casse dello Stato.

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