Filiere industriali, idee di sviluppo - QdS

Filiere industriali, idee di sviluppo

Giuseppe Bellia

Filiere industriali, idee di sviluppo

sabato 24 Aprile 2010

Previsti 120 mln € per le imprese che investono in biocarburanti, rinnovabili e risparmio energetico. Si punta a nuovi Contratti di programma regionali per la crescita delle attività

PALERMO – Sviluppare specifiche filiere nell’Isola (energetiche, agroenergetiche, e biocarburanti), favorendo grazie ai finanziamenti del Po Fesr 2007- 2013 che ammontano a 120 mln di euro, l’attivazione dei Contratti di programma regionali per lo sviluppo delle attività industriali.
Questo è l’obiettivo principale del decreto a firma dell’assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità Pier Carmelo Russo, esecutivo dal 16 aprile scorso (cioè dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale regionale).
Soggetti beneficiari. Si tratta di un provvedimento a sostegno delle Pmi per favorire quei progetti industriali nel campo delle rinnovabili a carattere innovativo che puntino alla costituzione di forme aggregative di filiera (consorzi, reti di imprese, etc).
Il decreto distingue fra soggetti beneficiari fra quelli proponenti (imprese che hanno l’onere della stesura del business plan e della garanzia fideiussoria del progetto) e soggetti attuatori (imprese che hanno anche la responsabilità tecnica del progetto).
Dimensione minima e massima del progetto industriale. Ciascun progetto industriale dovrà soddisfare dei requisiti minimi e massimi. Requisiti obbligatori: le spese ammissibili non devono essere inferiori a 20 mln di euro, per un tetto massimo di 40 mln di euro. Il programma presentato dalle imprese dovrà indicare spese ammissibili non inferiori agli otto mln di euro, e ogni singolo programma, non dovrà essere inferiore al milione e mezzo di euro.
Settori d’intervento e ammissibilità delle spese. I contratti industriali regionali, dovranno rientrare nei seguenti ambiti di settore: mini eolico, solare termico (alta e bassa temperatura), solare fotovoltaico, geotermia a bassa entalpia, biocarburanti, idroelettrico, progetti per la valorizzazione energetica di biomasse da vegetali (per impianti con potenza superiore ad 1 MW) e biocarburanti, mobilità sostenibile, ecoefficienza. Le spese che saranno coperte dalle agevolazioni, dovranno riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni nello specifico: suolo aziendale e sistemazioni, opere murarie, infrastrutture specifiche, macchinari e impianti, programmi informatici.
Forme e intensità delle agevolazioni. Sono quattro i parametri individuati dal decreto Russo che definiscono l’intensità e il settore di riferimento del sostegno economico alle spese d’investimento, distinguendo secondo quanto prevede il regolamento Gber (regole comunitarie per gli aiuti alle imprese compatibili al mercato comune) differenziando le aziende per dimensionamento economico.
Per gli investimenti produttivi a finalità regionale, è previsto un aiuto fra il 50 e il 40 per cento; per gli investimenti riguardanti il risparmio energetico un aiuto fra l’80 e il 70 per cento; per interventi nell’ambito della cogenerazione ad alto rendimento aiuti fra il 65 e il 55%; per gli investimenti per le energie rinnovabili contributi fra il 65 e il 55; infine il 50% di aiuti per i servizi in consulenza.
Termini. Il decreto a firma di Pier Carmelo Russo, si prefigge d’essere un decreto “contenitore” senza fornire scadenze per la presentazione delle istanze per gli aiuti, rimandando al dirigente del dipartimento dello stesso assessorato, di disciplinare con successivo atto normativo, i termini di presentazione delle domande e delle successive fasi. Si legge nel decreto. “Saranno emanati ulteriori avvisi con cadenza semestrale 1-30 giugno 1-31 gennaio”.
 

 
L’erogazione dei contributi attraverso sei fasi di selezione
 
PALERMO – Prima che si giunga all’erogazione del contributo, il progetto industriale dovrà superare sei fasi di selezione. Per prima, la presentazione delle istanze di accesso alla procedura negoziale, secondo un’apposita modulistica. La seconda fase è l’istruttoria di ammissibilità della stessa, in cui si procede alla conformità delle istanze a tutti i requisiti prescritti dal decreto. Nella terza fase, si avvia la vera propria selezione della proposta di contratto di programma, che il soggetto proponente dovrà presentare entro 30 giorni, dalla comunicazione del giudizio di ammissibilità. Il passaggio successivo è l’istruttoria tecnica e annessa negoziazione. In sostanza, si tratta di valutare nel merito, ciascuna parte costitutiva della proposta progettuale, con la possibilità di effettuare modifiche, integrazioni al progetto presentato, sulla base anche di un eventuale coinvolgimento della Pubblica amministrazione nella realizzazione di opere pubbliche correlate. Chiusa la negoziazione, si procede alla pubblicazione delle graduatorie, dell’ammontare degli aiuti per le spese d’investimento. Infine, la sottoscrizione dei Contratti fra le imprese assegnatarie dell’aiuto e dipartimento dell’assessorato regionale all’Energia.

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