Cascio: “Dalle aziende solo bilanci certificati” - QdS

Cascio: “Dalle aziende solo bilanci certificati”

Raffaella Pessina

Cascio: “Dalle aziende solo bilanci certificati”

mercoledì 05 Maggio 2010

Polemica sulla mancata abrogazione in Finanziaria dell’art. 5 l.r. 20/2007. Gli ex An Sicilia hanno confermato il sostegno a Fini

PALERMO – è sempre l’ora delle polemiche alla Regione, ed ogni occasione è buona per scagliarsi gli uni contro gli altri. Adesso è la volta dello scontro fra l’assessore alle Attività produttive, Marco Venturi, contro il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio. “Applicare rigidamente il regolamento nei confronti degli avversari e invece, per gli amici, interpretarlo, è tutt’altro che onorevole – ha detto Venturi – soprattutto per la più alta carica di Palazzo dei Normanni”.
 
Venturi ha dichiarato scandaloso l’atteggiamento del presidente dell’Ars Cascio a proposito della mancata abrogazione dell’articolo 5 della legge regionale 20/2007 (legge sulle disposizioni in materia di finanziamenti agevolati e contributi del Por Sicilia 2007-2013), che avrebbe dato l’opportunità a migliaia di Pmi siciliane di partecipare nei tempi stabiliti dalla nuova programmazione 2007-2013 ai bandi a regime di aiuto. “Vorrei ricordare a Cascio – ha concluso Venturi –  che in nessuna regione italiana o del mondo, dove è presente un sistema liberale e capitalista, di cui lui dovrebbe essere portatore sano visto la sua appartenenza politica, la certificazione di bilancio è volontaria e non obbligatoria”.
Secca la replica di Cascio:  “Spieghi Venturi che interesse ha lui che le aziende non certifichino. Come fa a sostenere un assessore di un Governo che si dice in prima linea nella lotta alla mafia a dire che nessuna azienda deve certificare. Questo sì che è scandaloso”. “Mi sconvolge e mi indigna che il capriccioso assessore Venturi – prosegue Cascio – a distanza di ben sei mesi dal suo ingresso in Giunta, dimostri di non avere neanche la più pallida idea dei meccanismi democratici che reggono un parlamento, del suo funzionamento e delle sue regole. Si vergogni e si dimetta, perché è lui che è scandaloso”.
La polemica ha subito fatto il giro di Palazzo dei Normanni e i commenti non sono tardati ad arrivare: il presidente Lombardo si è detto dispiaciuto che le dichiarazioni di Venturi e la replica del presidente Cascio, introducano un elemento di forte polemica a conclusione di un lavoro faticosissimo e altrettanto proficuo, che ha portato l’Ars a varare una finanziaria di portata storica. “Potrà e dovrà essere apprezzata – ha aggiunto Lombardo – successivamente nel prosieguo dell’attività parlamentare, la proposta dell’assessore Venturi, e al tempo stesso, non posso non disapprovare la dura contestazione al presidente dell’Assemblea regionale siciliana”.
 
Cerca di mediare il presidente delle Attività produttive, Salvino Caputo (Pdl): “È chiaro – ha dichiarato Caputo – che il presidente Cascio si è limitato ad applicare le procedure previste dalle regole parlamentari d’Aula e non ha prevaricato l’assessore alle Attività produttive. Comprendo  – ha concluso Caputo – le finalità che hanno animato l’assessore Venturi e sono pronto a convocare una seduta della commissione per approvare una norma che garantisca più vantaggi alle imprese artigiane”. Getta acqua sul fuoco anche il capogruppo dell’Mpa all’Ars, Francesco Musotto : “Appaiono tanto infondate quanto ingenerose certe accuse verso il presidente dell’Ars Cascio, che ha dimostrato anche con quest’ultima finanziaria di lavorare alacremente per un’azione di rinnovamento a sostegno delle imprese. Piuttosto conveniamo sulla necessità di accelerare adesso sul processo di svecchiamento della burocrazia, ripartendo da una legge che snellendo le procedure incentivi lo sviluppo in piena trasparenza”.
Intanto nei partiti presenti a Palazzo dei Normanni è il momento di pensare al futuro politico della Regione.
Ad inizio della settimana una delegazione di deputati ex An (Carmelo Briguglio, Nino Lo Presti, Pippo Scalia, Alessandro Aricò, Carmelo Incardona, Livio Marrocco, Pippo Currenti e Toni Scilla, insieme agli assessori regionali siciliani Nino Strano e Luigi Gentile, nonchè al vice presidente della commissione parlamentare Antimafia Fabio Granata), ha incontrato a Montecitorio il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Secondo fonti vicine al partito sul tavolo dell’incontro, svoltosi a porte chiuse, ci sarebbe stata la conferma del sostegno al Presidente della Camera da parte degli ex An in Sicilia, e la definizione del ruolo che la Sicilia può e deve rivestire nel progetto di Gianfranco Fini di costituire un’ampia rete di circoli facenti capo a Generazione Italia.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017