Dopo gli avvocati anche i giudici di pace annunciano una settimana di sciopero a partire dal 12 marzo. La protesta è motivata dalla “mancanza di una risposta” da parte del ministro Severino e del Governo alla richiesta di riconoscere alla categoria “diritti fondamentali, di rango costituzionale, attualmente negati”, come la continuità del rapporto, la tutela previdenziale ed adeguate garanzie di indipendenza e autogoverno.