Terzo sindacato in Sicilia e in Italia - QdS

Terzo sindacato in Sicilia e in Italia

Grazia Ippolito

Terzo sindacato in Sicilia e in Italia

martedì 30 Giugno 2009

Forum con Giovanni Condorelli, segretario Ugl (Unione generale del lavoro) Sicilia

Da quanto tempo ricopre la carica di segretario di Ugl Sicilia?
“Sono stato nominato segretario generale della Sicilia, da parte della segretaria nazionale Renata Polverini, il 21 ottobre 2006. Il nuovo statuto Ugl prevede un’importante novità: siamo attualmente impegnati in una fase congressuale che si concluderà, nel prossimo mese di dicembre, con l’elezione del segretario generale di Ugl Sicilia.Tutti i segretari regionali, a partire da quest’anno, non saranno più nominati, ma eletti dal congresso. Spero vivamente di essere riconfermato nel mio incarico in modo da portare avanti, per altri quattro anni, quanto intrapreso nel corso di questi anni”.
Quali successi ha ottenuto Ugl in questi anni?
“Il nostro sindacato sta accrescendo notevolmente il proprio prestigio e il successo riscosso tra i lavoratori. Apprezzo molto l’operato della segretaria nazionale Renata Polverini, la quale sta portando avanti il proprio lavoro in maniera seria ed efficace. Ci poniamo, nei confronti dei lavoratori, coma una valida alternativa al tradizionale monopolio rappresentato in ambito sindacale da Cigl, Cisl e Uil. Tantissimi lavoratori hanno riconosciuto e apprezzato il nostro lavoro e hanno aderito al nostro sindacato facendo sì che diventassimo (secondo le stime fornite dal Sole 24Ore) il terzo sindacato italiano, dopo Cigl e Cisl. Sia su scala regionale che nazionale abbiamo dunque superato la Uil”.
In quali settori registrate il maggior numero di adesioni?
“Sicuramente nel settore metalmeccanico e in quello chimico. Siamo inoltre il primo sindacato in Sicilia per quanto riguarda il settore della pesca: si tratta di un comparto trainante dell’economia regionale (ne rappresenta circa il 40% del Pil) ma a cui finora non è stata rivolta sufficiente attenzione da parte dei sindacati e del governo regionale, soprattutto per quel che riguarda le attività di formazione”.
 
Sostenete particolari iniziative a favore della pesca?
“L’Ars ha recentemente approvato un progetto, da noi presentato, che prevede l’erogazione di interventi formativi in favore dei pescatori e degli addetti alla filiera ittica. Questo rappresenta per noi un importante successo, che ci ha permesso di accrescere il consenso presso i lavoratori dell’intero comparto della pesca. Continueremo la nostra battaglia affinché il governo regionale discuta, con maggiore impegno, sulle politiche di sviluppo economico che ruotano intorno alla pesca e affinché individui il fabbisogno formativo degli addetti al settore, prendendo gli opportuni provvedimenti a sostegno della formazione e riqualificazione del personale”.
Quali sono le altre richieste che Ugl porta avanti nei confronti del governo regionale?
“Nel 2008 Ugl Sicilia ha firmato, con il presidente Raffaele Lombardo, un protocollo di intesa i cui contenuti rappresentano la piattaforma programmatica del nostro sindacato. La principale richiesta che portiamo avanti nei confronti del governo regionale riguarda l’adozione di misure per la fiscalità di vantaggio, indispensabili per fronteggiare la crisi economica: aiutare le imprese del territorio attraverso sgravi fiscali in modo da favorire un rilancio della produttività e la ripresa dell’intera economia siciliana. La fiscalità di vantaggio rappresenta, al momento, il nostro obiettivo prioritario.
“Tra le altre richieste avanzate alla Regione: l’adozione di misure per garantire maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro, la riqualificazione e ricollocazione dei dipendenti regionali, l’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto della Regione Sicilia secondo cui le imprese che hanno stabilimenti e impianti sul territorio siciliano devono pagare le tasse alla Regione Sicilia. Purtroppo i contenuti del protocollo non hanno ancora trovato concreta attuazione: qualche passo avanti è stato fatto solo nell’ambito della sicurezza sul lavoro attraverso il reclutamento di circa duecento ispettori che svolgono attività di
controllo”.
 
Sono previsti, a livello nazionale e regionale, particolari provvedimenti a sostegno degli ammortizzatori sociali?
“Il governo nazionale, in seguito a un accordo siglato dal ministro del Lavoro Sacconi e dall’ex assessore regionale Incardona, ha stanziato in Sicilia 39 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali. Incardona aveva avviato un tavolo di confronto con i sindacati per stabilire i criteri di applicazione delle misure a sostegno del reddito dei lavoratori colpiti dalla crisi. Al momento, purtroppo, l’utilizzo di questi fondi è bloccato a causa delle vicissitudini che hanno recentemente coinvolto il governo regionale. Speriamo vivamente che la situazione si sblocchi e che vengano presi gli opportuni provvedimenti affinché i fondi non vengano dispersi e non se ne faccia un uso distorto”.
Quali sono i vostri obiettivi in tema di sicurezza sul lavoro?
“Abbiamo lanciato lo slogan “Analisi e programmazione per un miglioramento continuo” invitando le istituzioni, le parti sociali e gli imprenditori a creare le sinergie necessarie per adottare, in tema di sicurezza, provvedimenti opportuni in relazione ai reali contesti lavorativi. Evitando dunque l’adozione di provvedimenti improvvisati, non programmati e quindi non corrispondenti alle reali esigenze dei lavoratori. Evitando inoltre che specifici provvedimenti non diano risultati concreti a causa della mancanza di una corretta campagna informativa e di una proficua comunicazione tra datori di lavoro e dipendenti”.

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