Enti locali. Ridurre la spesa per non affondare.
Trasparenza negata. Sono soltanto 95 le amministrazioni che hanno fornito i dati al ministero della Pubblica amministrazione. Altri 192 (il 65%) restano opachi e inadempienti.
La triade. Palermo, Catania e Messina, le più popolose e le più costose. Hanno impegnato ben 4,2 mln € in incarichi esterni: la metà del totale destinato in tutta la Sicilia.
PALERMO – Un impegno finanziario di ben 8,5 milioni di euro distribuiti in oltre mille consulenze: sono le cifre degli incarichi esterni attribuiti dai Comuni con popolazione inferiore ai 10 mila abitanti. I cosiddetti “piccoli” che però in fatto di esperti, riescono a competere anche con i grandi. Oltre all’esborso programmato o già attuato a carico dei contribuenti, con scarsa propensione al risparmio, c’è da segnalare la mancata trasparenza. Questi sindaci sono riusciti a fare anche peggio (e non era affatto facile) dei loro colleghi che presiedono le poltrone di municipi di città superiori ai 10.000 abitanti: sono 95 infatti le amministrazioni che hanno fornito i dati all’Anagrafe delle prestazioni, mentre ben 182 hanno preferito tacere e tenere i cittadini all’oscuro. Forse anche perchè, in qualche caso, gli incarichi non erano del tutto indispensabili. (
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