Ars: XV legislatura piena di arresti e sospensioni - QdS

Ars: XV legislatura piena di arresti e sospensioni

Raffaella Pessina

Ars: XV legislatura piena di arresti e sospensioni

venerdì 24 Giugno 2011

Il presidente Cascio criticato per il salvataggio di Catalano come deputato. E la Giunta non comunica le sue assenze dalle sedute

PALERMO – L’Assemblea regionale siciliana nella seduta pomeridiana di mercoledì 22 giugno, ha avviato la discussione generale e votato il passaggio agli articoli dei disegni di legge: sulla disciplina in materia di autorizzazioni all’insediamento dell’esercizio cinematografico; sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche della Regione siciliana; sugli aiuti alle imprese sugli gravi fiscali per l’imprenditorialità giovanile e femminile e sulla costituzione dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive.
Il Parlamento regionale ancora una volta si rinnova: ad inizio di seduta infatti ha prestato giuramento Giuseppe Sulsenti, il quale è subentrato a Riccardo Minardo sospeso dalla carica di deputato regionale con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 13 giugno 2011. Ormai la 15ma legislatura passerà alla storia non per l’attività legislativa, ma per la quantità di cambi di partito da parte dei parlamentari e delle sostituzioni di questi che mai, come in questo quinquennio ha registrato un così alto numero di arresti e sospensioni. Da più parti era stata chiesta una riflessione a proposito di questo argomento, ma il Parlamento ha lasciato intendere di non voler affrontare la questione, tant’è vero che nella seduta di mercoledì scorso l’Aula ha votato a scrutinio segreto la permanenza di Santino Catalano sugli scranni di Palazzo dei Normanni , nonostante la commissione Verifica poteri presieduta dal presidente dell’Ars Cascio avesse deciso il contrario.
I lavori ora riprenderanno martedì prossimo con l’esame degli emendamenti che entro oggi verrano presentati dai gruppi parlamentari. A margine della seduta di mercoledì, il presidente Cascio ha stigmatizzato l’assenza del Governo dall’Aula. “Ritengo molto grave e molto preoccupante – ha dichiarato Cascio –  in un momento in cui la Sicilia sta  attraversando una pesante crisi economica e sociale, che il governo, eccetto l’assessore Venturi, abbia disertato l’Aula di oggi, nonostante vi fossero all’ordine del giorno ben cinque disegni di legge”. Cascio ha aggiunto: “Sono sconcertato dal fatto che non ci sia stata nemmeno la sensibilità istituzionale di comunicare a questa presidenza l’assenza di quasi tutti i componenti della Giunta, che appare quindi ingiustificata e ingiustificabile”.  “Un comportamento – conclude Cascio – assolutamente irresponsabile nei confronti dei siciliani in questo momento storico particolarmente delicato”. Rapida la replica dell’Mpa affidata a Nicola D’Agostino che ha ribadito la presenza del Governo “superflua  dopo che il ddl di riforma delle Asi è stato incardinato ed accantonato su richiesta del presidente Cascio”. D’Agostino riserva una stilettata al presidente dell’Ars “Peraltro il clima era abbastanza nervoso, visto l’esito sorprendente del voto dell’aula, per il quale francamente ci saremmo aspettati commenti indignati da parte di Cascio, che non sono arrivati: d’altra parte si sa bene chi ha votato e perché a favore della permanenza in Assemblea di Catalano. Cascio quando vuole sa farsi apprezzare per imparzialità, ma negli ultimi tempi non possiamo dire di aver notato comportamenti all’altezza. Non è un mistero che voglia candidarsi alla presidenza della Regione, ma non fa bene né a lui né tantomeno alle istituzioni che dia l’impressione, magari non voluta, di svolgere il ruolo di capopartito da presidente dell’Ars”.

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