La carta d’identità elettronica solo a Ragusa è una realtà - QdS

La carta d’identità elettronica solo a Ragusa è una realtà

Desiree Miranda

La carta d’identità elettronica solo a Ragusa è una realtà

martedì 29 Maggio 2012

Anche a Catania si è sperimentato, ma senza soldi non si va avanti

PALERMO – Se ne parla da tempo. Anche il governo Monti, così come tutti quelli precedenti negli ultimi dodici anni, s’impegna a metterci mano e il rilascio della Cie (carta d’identità elettronica) da parte di ogni comune italiano dovrebbe essere uno dei punti centrali del pacchetto sulle semplificazioni. Per poter attuare tale procedura occorre, però, che le amministrazioni siano dotate delle apparecchiature necessarie, cosa che invece è del tutto assente.
In Sicilia, ad esempio, è pressoché un miraggio. Solo in un capoluogo su nove (Ragusa) è attivo e funzionante in merito. Tutti gli altri sono rimasti alla carta d‘identità cartacea. Eppure non dovrebbe essere così. È stata introdotta in via sperimentale dal Governo italiano nel 2001 in alcune città come ad esempio Catania, ma qui, a distanza di oltre dieci anni, il servizio non è decollato. Per qualche anno ha funzionato a singhiozzo, tanto che in un decennio sono state stampate soltanto 1829 Cie, salvo poi il subentrare di una serie di problemi che hanno portato all’interruzione del servizio da quasi due anni.
Il problema sta tutto nei soldi che servono per far funzionare le macchine. Sono infatti state fornite dal Governo italiano, che ha stanziato una somma iniziale per l’avvio della sperimentazione, ma poi non ha rimpinguato le casse per la gestione e la manutenzione ordinaria e il Comune di Catania, con un grave problema di debiti pregressi non può far fronte alle spese per il funzionamento. In particolare mancano i supporti. “Erano difettosi, abbiamo dovuto restituirli e siamo ancora in attesa che a Roma si decidano a spedire quelli buoni” afferma la responsabile del Ced, centro di elaborazione dati della città etnea, Luciana De Luca.
Nel 2009 altre città sono entrate a far parte del progetto, come Ragusa, che a oggi risulta essere praticamente l’unico Comune siciliano in cui è possibile sfoggiare la carta d’identità elettronica. Costa venti euro più i diritti i segreteria e se ne fanno dalle 1300 alle 1400 ogni anno. I soldi però vanno versati interamente al ministero tramite bollettino postale, che poi provvederà a versare nelle casse comunale 80 centesimi per ogni nuova carta stampata. Anche a Ragusa, come a Catania, la sperimentazione è iniziata con il budget fornito dal Governo italiano, ma si sono sempre occupati direttamente loro della manutenzione, ecco perché qui il sevizio è fruibile dai cittadini, mentre altrove no. “Abbiamo stanziato dei soldi in bilancio appositamente, se non ce ne occupiamo noi l’attività ne risentirebbe parecchio” dichiara la responsabile dell’ufficio anagrafe Maria Grazia Iacono.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017