Coronavirus e rimborso viaggi, si fa strada il metodo Voyage Privé - QdS

Coronavirus e rimborso viaggi, si fa strada il metodo Voyage Privé

Michele Giuliano

Coronavirus e rimborso viaggi, si fa strada il metodo Voyage Privé

venerdì 24 Luglio 2020

Raggiri sui soggiorni saltati a causa del Covid. Una strategia che limita, illegittimamente, l’utilizzo del voucher per più prenotazioni

ROMA – La questione dei rimborsi viaggio dell’emergenza coronavirus ripagati con voucher dalle agenzie di viaggio continua a far discutere nel territorio nazionale. L’Aduc, associazione dei consumatori impegnata in una crociata contro questa pratica, denuncia che addirittura ci sarebbe un nuovo sistema che rappresenta un vero e proprio raggiro. Ribattezzato con il nome di “Sistema Voyage Privé”, dal nome del sito che sta applicando in materia una “innovativa” soluzione.

Nella sezione “Covid 19” presente sul sito internet si trova scritto: “Potreste trovarvi nella seguente situazione: non avete pagato per intero la vostra prenotazione, che è stata rinviata, e avete ricevuto un voucher per l’importo pagato. Come indicato al momento del rinvio del soggiorno, questo buono è valido per un soggiorno identico o equivalente. Può quindi essere utilizzato interamente per prenotare un soggiorno per un importo almeno pari alla prenotazione iniziale. Per importi inferiori, vi diamo la possibilità di utilizzarlo parzialmente fino alla percentuale pagata sulla vostra prenotazione iniziale”.

Per fare un esempio pratico: avevate prenotato un soggiorno di mille euro che è stato posticipato. Il giorno del rinvio, avevate versato una caparra di 500€ (cioè il 50% dell’importo totale del soggiorno), quindi il consumatore ha un buono di tale valore. È possibile utilizzare l’intero voucher (500€) per prenotare un soggiorno di mille o più. Se volete prenotare un soggiorno inferiore a mille euro, ad esempio di 800 euro, potete usare il vostro voucher per pagare il 50% del vostro soggiorno (cioè 400 euro) e sarà poi accreditato un nuovo voucher per l’importo rimanente, cioè 100 euro. Questo nuovo voucher può essere utilizzato interamente per prenotare un soggiorno di più di 200 euro.

“La strategia è interessante – attacca Smeralda Cappetti, legale e consulente Aduc – in quanto Voyage Privé limita, del tutto illegittimamente, l’utilizzo del voucher a più prenotazioni da effettuare ovviamente con lo stesso tour operator così da garantirsi più prenotazioni con lo stesso voucher se il consumatore non vuol perdere i soldi già spesi. Ricordiamo che l’articolo 88 bis del decreto Cura Italia prevede che ‘Il vettore o la struttura ricettiva, entro trenta giorni dalla comunicazione di cui al comma 2, procedono al rimborso del corrispettivo versato per il titolo di viaggio e per il soggiorno ovvero all’emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall’emissione’. Il decreto nulla specifica in ordine all’imposizione di un utilizzo parziale del voucher, essendo quindi del tutto illegittima l’interpretazione fantasiosa e restrittiva fornita da Voyage Privè”.

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