Lo Stato può risparmiare 5 miliardi in otto mesi - QdS

Lo Stato può risparmiare 5 miliardi in otto mesi

redazione

Lo Stato può risparmiare 5 miliardi in otto mesi

mercoledì 19 Marzo 2014

Audizione al Senato del commissario alla Spending review, Carlo Cottarelli

ROMA – Per gli ultimi otto mesi dell’anno ‘più o meno si arriva a 5 miliardi. Questo se si cominciasse da maggio. Prudenzialmente si può contare su 3 miliardi. C’è un margine, tutto dipende dalle decisioni politiche che si prendono’. Lo ha detto il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, in audizione al Senato. Il documento definitivo sulla spending review sarà presentato "con il Def". Al Comitato interministeriale, ha spiegato, "ho ricevuto suggerimenti per approfondire alcune aree, sto lavorando per questo, c’è ancora un po’ di tempo". "I numeri sono aggiuntivi rispetto alla legge di stabilità", ha sottolineato parlando del suo piano per la spending review. "Nel quadro emerso dalle legge di stabilità – ha spiegato – ci sono i famosi 500 milioni trovati con tagli lineari a gennaio e che potrebbero essere evitati se si ricorresse a tagli di spesa".
Sulle pensioni quello del dossier presentato dal commissario Carlo Cottarelli era ‘uno scenario illustrativo’ che può essere ‘modulato secondo i parametri che si decidono’. ‘Sono scelte politiche, si può anche decidere che non si devono toccare’.
 
Cottarelli ha spiegato che per lo scenario sulle pensioni è stato preso a riferimento il reddito procapite italiano calcolato dall’Istat, pari a 26.000 euro. Il contributo previsto dal dossier messo a punto finora sarebbe quindi partito da "pochi euro al mese andando poi a crescere" in base al reddito. "Dipende dal tipo di scenario che si vuole avere, sono scelte politiche – ha evidenziato – si può anche decidere che non si devono toccare". In ogni caso, ha puntualizzato il commissario, "per gli scaglioni più bassi il contributo era molto basso", quindi anche "se si partisse da più in alto i risparmi non sarebbero compromessi".
 
I risparmi previsti dalle pensioni" sono nell’ordine dell’1%, molto meno di quanto si risparmierebbe in altri settori. Per i costi della politica si parla di una riduzione dei costi del 10%", ha detto tornando sul tema del contributo degli assegni pensionistici spiegando che "sarebbe stato difficile ignorare un settore che vale 270 miliardi".
"Mi è stato chiesto se il sistema sanitario nazionale è ancora sostenibile. Credo di sì, non è necessario un cambiamento radicale, non c’è da rivedere interamente il sistema": così Cottarelli spiegando che nel suo piano c’è "un’azione di risparmio e di efficientamento servizi". Le differenze a livello regionale spingono "verso la piena attuazione dei costi standard", ha detto il commissario alla spending review.
Il coinvolgimento di 85.000 statali nei piani di spending review "è una prima stima di massima che va affinata in base alle effettive riforme che dovranno essere chiarite nel corso del 2014", ha spiegato Cottarelli.

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