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Messina – Spettacoli nel Teatro Antico di Taormina, nuova gestione per tutelare la struttura

Massimo Mobilia

Messina – Spettacoli nel Teatro Antico di Taormina, nuova gestione per tutelare la struttura

mercoledì 07 Novembre 2018

Gli assessorati ai Beni culturali e al Turismo della Regione hanno prodotto un apposito atto d’indirizzo. Una risposta concreta dopo l’appello lanciato dal sindaco della Perla, Bolognari

TAORMINA (ME) – Il Teatro Antico di Taormina è il “simbolo dell’intera Sicilia e della cultura mediterranea", e per questo motivo bisogna “tutelarlo in modo costante e competente”. Con questa premessa, la Regione siciliana ha prodotto nei giorni scorsi un atto d’indirizzo per la gestione degli spettacoli nell’anfiteatro della Perla, con un documento congiunto dell’assessore ai Beni culturali, Sebastiano Tusa, e quello al Turismo, Sandro Pappalardo.
 
Una risposta all’accorato appello che il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, aveva lanciato ad agosto, con una lettera indirizzata al governatore, Nello Musumeci, affinché la capitale del turismo siciliano non subisse più una gestione scellerata degli eventi, “assegnati senza alcun criterio, prevalentemente di massa e contrari all’ordine e al decoro cittadino”.
 
Il sito archeologico, che fa guadagnare a Palazzo d’Orleans più di tutti gli altri siti regionali (oltre 6 milioni di euro l’anno), porta profitto anche e soprattutto dagli spettacoli serali estivi, con un listino, per esempio, da 3 mila euro a concerto, più il 3,5% sui biglietti e il 10% sugli allestimenti. Spettacoli però che spesso hanno causato a Taormina un carico di arrivi del tutto incompatibile con il territorio: migliaia di “visitatori per una sera”, con macchine al seguito – in aggiunta alle migliaia di turisti residenziali – che accrescono i problemi di viabilità e di rifiuti, che poi tocca al Comune gestire. In Regione hanno quindi capito che “non si possono ignorare le esigenze di Taormina” ed è necessario proporre “manifestazioni compatibili con l’eccellenza che il Teatro rappresenta”. Insomma, più qualità e meno concerti di massa, proprio come chiesto dal Comune.
 
Su queste premesse i due assessorati regionali hanno snocciolato i nuovi criteri per l’assegnazione degli eventi, che andranno stilati su base triennale – dall’1 giugno al 30 settembre di ogni stagione – affidandone la direzione al Parco archeologico di Naxos, del quale il Teatro Antico fa parte, rispettando la media di tre spettacoli a settimana, quindi circa 15 al mese e 60 l’anno. Trenta giorni saranno riservati a TaorminaArte, inclusi il Festival del Cinema e quelli necessari ai montaggi tecnici.
 
Sarà una Commissione spettacoli ad approvare il cartellone entro il 31 dicembre di ogni anno (31 gennaio solo per la prossima stagione), composta da un presidente e due componenti – di cui uno nominato dalla Fondazione TaoArte – con la partecipazione del sindaco di Taormina, del direttore del Parco di Naxos (in qualità di vice presidente) e di un consulente artistico come figura tecnica e di rilievo, che dovrà proporre ogni anno, entro novembre, la lista degli spettacoli. Le nomine verranno fatte dall’assessorato regionale ai Beni culturali, avranno scadenza nel 2021 e saranno tutte a titolo gratuito, tranne che per il consulente artistico. C’è attesa, dunque, per i prossimi nomi, anche se quasi sicuramente uno dei componenti sarà lo storico segretario di TaoArte, Ninni Panzera.
 
Forti dubbi rimangono però sui principi della programmazione, che sulla carta non escluderebbero i mega concerti al Teatro Antico, visto che gli eventi verranno divisi in sei grandi raggruppamenti: musica lirica, spettacoli di prosa, musica classica, cinema (prossima edizione del FilmFest già assegnata a Videobank), eventi direttamente promossi dalla Regione, musica leggera e popolare. Gli ultimi due gruppi includerebbero infatti quel tipo di spettacoli – organizzati da privati – che invece l’amministrazione comunale non vorrebbe più ospitare.
 
“Dobbiamo garantire – si giustificano da Palazzo d’Orleans – tutte le tipologie di eventi, ma gli eventuali concerti dovranno avere l’unicità regionale”. Il Comune di Taormina aspetta. Come aspetta i milioni di euro dei ticket d’ingresso al Teatro non ancora versati, e con la consapevolezza che un’altra estate di caos viario non eviterebbe, come già dichiarato, il ricorso a scelte “drastiche e unilaterali”.

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