L’Agcom ha approvato le regole per il blocco di tutti i servizi a pagamento attivati in automatico. Ogni costo in più dovrà essere documentabile, i consumatori dovranno esserne consapevoli
ROMA – Svolta epocale per gli abbonamenti mobile non richiesti. Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato, infatti, le nuove regole per il blocco e l’attivazione di tutti i servizi premium in abbonamento forniti sia attraverso sms o mms, sia tramite connessione dati su reti mobili.
Le nuove regole dell’Agcom – diffuse dopo una consultazione con gli operatori – mettono, dunque, la parola fine ad una annosa questione che ha tormentato migliaia di consumatori italiani, che spesso si sono trovati a dover pagare servizi non richiesti attivati in automatico.
Ma in cosa consiste la nuova misura? In parole povere, da adesso in poi, l’attivazione di un servizio dovrà essere consapevole e documentabile, attraverso una procedura precisa, che prevede l’inserimento di una password.
Nello specifico sono due le disposizioni previste: un blocco (il cosiddetto barring) sulle sim, che può essere rimosso solo tramite una previa ed espressa manifestazione di volontà dell’utente e una procedura atta a rinforzare la prova di acquisizione del consenso e a renderlo documentabile.
“Il blocco – spiega Agcom – opera di default sulle nuove schede, mentre per le altre soltanto se, trascorsi trenta giorni dalla ricezione di un messaggio informativo, l’utente non abbia comunicato all’operatore una diversa volontà”.
Il messaggio informativo dovrà contenere la chiara indicazione che sulla sim sarà attivato un blocco di default che inibisce l’attivazione di tutti i servizi digitali a contenuto (come video, giochi, app), nonché la fruizione di quelli già attivi.
Inoltre, la procedura per l’attivazione dei servizi premium in abbonamento implicherà l’inserimento del numero di cellulare seguito da una “one time password” (Otp) di almeno cinque cifre, che il cliente dovrà inserire manualmente al fine di acquisire una documentata prova del consenso espresso.
Nel provvedimento è stato anche previsto che gli operatori rendano disponibili sui propri siti web una pagina dedicata in cui informano la clientela dei servizi soggetti al blocco di default, di quelli esclusi, delle funzionalità di blocco totale e parziale e delle modalità per poter continuare a usufruire dei servizi premium già presenti sulle sim. Gli operatori, da parte loro, saranno obbligati a conformarsi alle disposizioni sul blocco e sull’attivazione rispettivamente entro 45 e 120 giorni dalla data di pubblicazione della delibera.
Sono esclusi dalla delibera una serie di servizi di vasta diffusione erogati tramite sms, che permettono all’utente di effettuare donazioni solidali, accedere a servizi bancari, postali, di mobile ticketing e di televoto.
Una vittoria accolta con grande soddisfazione da parte delle associazioni di tutela dei consumatori, da molti anni in prima linea in questa battaglia. “Un passo avanti importante a difesa dei diritti degli utenti che arriva dopo una lunghissima battaglia” Così ha commentato il presidente dell’Unione nazionale dei consumatori Massimiliano Dona.
“Finalmente – ha aggiunto – sono state introdotte misure, come quella del blocco sulle sim, che tutelano i consumatori da operatori poco trasparenti che mirano ad attivare servizi non richiesti”.