Disturbo bipolare: a rischio oltre cinquantamila siciliani - QdS

Disturbo bipolare: a rischio oltre cinquantamila siciliani

Giulia Cosentino

Disturbo bipolare: a rischio oltre cinquantamila siciliani

mercoledì 10 Ottobre 2012

Si celebra oggi la 20^ Giornata mondiale della salute mentale per conoscere meglio le malattie della psiche. Vivere in una grande città aumenta il rischio di disturbi psichiatrici del 30%

PALERMO – Insonnia prolungata, forte agitazione e cambiamenti repentini di umore. Chi oggi, tra stress e difficoltà varie, non ha avuto a che fare con almeno uno di questi tre problemi? Di certo un po’ tutti, ma è chiaro precisare che, quando non è solo uno il “disturbo”, ma ad esso se ne accompagnano altri, di natura ed intensità tali da uscire fuori da schemi di “quotidiana normalità”, allora si potrebbe parlare di quello che viene definito come “disturbo bipolare”. Si tratta di una malattia mentale capace di provocare anche il suicidio: l’oscillazione tra mania e depressione, che si stima colpisca un milione di persone solo in Italia, comporta difatti un tasso di suicidio 21 volte più elevato rispetto alla popolazione generale, senza poi contare che una diagnosi non corretta e una terapia inadeguata aumentano di circa quattro volte il rischio suicidario.
Il ciclo di incontri dal titolo “Appropriatezza terapeutica e rischio clinico in psichiatria”, promosso da AstraZeneca in tutta Italia e partito lo scorso mese di maggio da Messina, ha messo in risalto ancora una volta la tematica, in occasione della decima giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. “Le patologie del sistema nervoso centrale e i disturbi mentali in particolare – commenta Raffaele Sabia, Vice President Medical and Market Access AstraZeneca Italia – sono caratterizzati da importanti bisogni clinici solo parzialmente risolti, da un forte impatto sulla qualità di vita del paziente e, più in generale, dalle ricadute sociali molto impattanti”. Non a caso la terapia del disturbo bipolare non può prescindere dal cosiddetto “fattore P’”, come Personalizzazione: nel disturbo bipolare, infatti, le variabili individuali hanno un grande peso e ogni paziente risponde ai farmaci in modo differente. L’importante è che il disturbo venga diagnosticato e curato per tempo quale quello che è realmente.
Sono circa 200 mila gli italiani che soffrono di disturbo bipolare, di cui circa 50 mila sono siciliani. Spesso vivere in una grande città, con lo stress che ne deriva, aumenta il rischio di disturbi psichiatrici del 30% rispetto a un contesto meno urbano, che dal canto suo mette in luce il fattore distanza dai servizi psichiatrici con la crescente tendenza del paziente ad occultare la malattia.
I disturbi psichiatrici che affliggono milioni di persone in tutto il mondo, hanno un costo equivalente a circa il 3-4% del Pil e riducono in media di 8-25 anni l’aspettativa di vita rispetto alla popolazione generale, ragion per cui è opportuno non sottovalutarne i primi “campanelli d’allarme”, appropriandosi di una giusta terapia che, anche grazie al coinvolgimento di parenti e amici dei soggetti coinvolti, possa aiutare e abbattere il rischio clinico di suicidio o di comportamento violento. Ed è proprio oggi, 10 ottobre, che si celebra in tutto il mondo il “World Mental Health Day”, la 20esima edizione della giornata mondiale della salute mentale per discutere, conoscere, lenire e migliorare la qualità di vita dei soggetti che ne sono coinvolti.

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