Ambiente. Analisi sulla spesa dei fondi Ue.
La denuncia. Alcuni giorni fa, l’europarlamentare pdl Salvatore Iacolino ha rimarcato la scarsa propensione della Regione siciliana a spendere i fondi comunitari: finora solo il 12% su una dotazione di sei miliardi.
Le urgenze. Questo ritardo penalizza quella parte dell’Isola che ha bisogno di bonifiche e lavori per la prevenzione dei rischi idrogeologici. Maggiore la spesa registrata sulla raccolta e gestione dei rifiuti.
PALERMO – Il sistema ambientale isolano è ormai prigioniero del suo abbandono. Ovunque ci si volti la sequela delle offese al territorio sembra indeterminata: aree industriali da bonificare, discariche senza controllo, differenziata ai minimi storici, inquinamento delle falde acquifere, ancorta molti degli scarichi a mare sono senza depurazione. E la triste sequela potrebbe continuare.
Eppure l’Europa prova ad aiutarci. I fondi comunitari dovrebbero servire a “qualificare” la Sicilia, ma la Regione mantiene una delle più basse medie nazionali in termini di spesa certificata. In campo ambientale abbiamo stilato gli interventi già compiuti e quelli, invece, ancora assenti per valutare quanto ci costano i ritardi dei nostri amministratori. Su una dotazione di 1 miliardo e 75 milioni, la spesa certificata è pari a 135,5 milioni, circa il 12,5%. (continua)