Secondo i dati elaborati dall' European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, dall'1 gennaio al 14 agosto 2021 sono stati percorsi dal fuoco in Italia ben 120.166 ettari
Troppi incendi in Italia. E fauna braccata e uccisa dalle fiamme. Per questo gli ambientalisti del Gruppo d’intervento giuridico (Grig) chiedono la sospensione della caccia per la stagione 2021-2022 in Sardegna, Sicilia e Calabria. Secondo i dati elaborati dall’ European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, dall’1 gennaio al 14 agosto 2021 sono stati percorsi dal fuoco in Italia ben 120.166 ettari, un’estensione analoga alla città di Roma, con 472 incendi di grandi proporzioni (oltre 30 ettari bruciati).
E gli animali? “Non ci sono ancora stime attendibili sui danni ambientali e alla fauna selvatica, ma – avverte il Grig – il principio di precauzione prevede che una delle prime sensate cose da fare sia vietare la caccia, quantomeno nelle regioni maggiormente colpite dal devastante fenomeno degli incendi”. E ora gli ecologisti chiedono alle istituzioni di fare qualcosa: “Possono farlo – queste le indicazioni dell’associazione – sia le Regioni, direttamente, sia il ministero della Transizione Ecologica, in via sostitutiva”.
Percorso già avviato. Il Grig annuncia di aver inoltrato oggi una istanza ai ministri della Transizione Ecologica e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e ai presidenti delle Regioni autonome della Sardegna e della Sicilia e della Regione Calabria con la richiesta di adozione di provvedimenti di sospensione della caccia per la stagione venatoria 2021-2022 per evitare “un gravissimo danno alle specie faunistiche oggetto di prelievo venatorio”.