La formazione si apre a nuovi profili - QdS

La formazione si apre a nuovi profili

Michele Giuliano

La formazione si apre a nuovi profili

sabato 24 Febbraio 2018

Poche settimane fa era stato riconosciuto anche il “pizzaiolo”: si punta anche a riscoprire le vecchie tradizioni. Restauratore del legno, assistente familiare e addetto al taglio dei prodotti lapidei nel Repertorio regionale

PALERMO – Dopo il “pizzaiolo” entrano a far parte del catalogo dell’offerta formativa della Regione anche altri profili professionali. Per l’esattezza sono tre e si tratta di restauratore del legno, assistente familiare e addetto al taglio dei prodotti lapidei. Ma a breve questo ventaglio potrebbe ulteriormente ampliarsi e questo vuol dire soprattutto che la formazione professionale siciliana finalmente comincia ad aprirsi alle nuove professioni garantendo quindi un ventaglio di opzioni al passo con i tempi e le richieste del mercato del lavoro.
Queste altre tre professioni, che spaziano dall’ambito dei servizi sociali a quello manifatturiero, sono state inserite a seguito di un incontro che si è tenuto all’assessorato regionale alla Formazione professionale con il partenariato economico-sociale per discutere dei fabbisogni professionali utili alla definizione del ‘Catalogo dell’offerta formativa’ della Regione.
 
Ora sono poi in corso di valutazione, da parte del comitato tecnico, alcuni profili non contemplati dal ‘Repertorio Regionale’ ma presenti nell’’Atlante del Lavoro’: tecnico per la sicurezza delle reti, operatore termale, lingue straniere (inglese intermedio e avanzato) ed anche restauratore dei libri. Altri dei profili fra quelli richiesti, non presenti in alcun repertorio, saranno invece inseriti in una fase successiva.
 
“Abbiamo avviato un percorso all’insegna della collaborazione e della partecipazione – spiega l’assessore regionale alla Formazione Roberto Lagalla – per la definizione di un Catalogo che sia realmente in linea con gli attuali fabbisogni formativi e occupazionali del territorio siciliano. Il coinvolgimento del partenariato, nella programmazione delle azioni, consente di ottimizzare il lavoro e rafforzare il dialogo tra il mondo dell’istruzione e della formazione, unitamente ad uno strategico raccordo con il mondo dell’impresa”.
 
Il ‘Repertorio’ disciplina le qualificazioni regionali in coerenza con i livelli essenziali delle prestazioni di cui al Decreto legislativo 13/2013 e sue successive modificazioni e integrazioni e alle susseguenti norme secondarie di attuazione, nonché alle disposizioni della legge regionale numero 8 del 17 maggio 2016 “Disposizioni per favorire l’economia. Norme in materia di personale, Disposizioni varie”, al comma 3 dell’articolo 30 “Repertorio delle qualificazioni della Regione”. La Regione, attraverso un “Protocollo d’intesa bilaterale per il trasferimento del sistema regionale di standard ai fini del riconoscimento e della certificazione delle competenze” con la Regione Piemonte, firmato nel mese di maggio 2016, ha adottato l’impianto metodologico e il primo set di standard di riferimento, tra cui il repertorio, per l’attuazione del Sistema Regionale di Certificazione delle Competenze.
 
Stop alle improvvisazioni, dunque: si profila un cammino di formazione e di ricerca, a ritroso nel tempo, che mira al recupero delle tradizioni, all’uso di prodotti tipici italiani, alla ricerca dei grani più pregiati che sono una caratteristica produttiva dell’agricoltura del Paese. Un’apertura dimostrata già con il riconoscimento del profilo di “pizzaiolo” e d’altronde non poteva che essere così dal momento che in Sicilia vi sono già importanti eccellenze del mestiere: basti pensare che nel marzo scorso un pizzaiolo empedoclino, Piero Licata, si è laureato campione mondiale di pizza bianca al torneo che si è svolto ad Ispica. Licata, oltre a classificarsi primo assoluto nella categoria pizza classica, ha dominato anche nella categoria coreografia.

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