Il furto, la corsa in ospedale e la confessione: ecco cosa è accaduto nella notte a Vittoria (RG).
Un tentato furto aggravato rischia di finire in tragedia a Vittoria, in provincia di Ragusa, dove un ladro sarebbe rimasto folgorato dopo aver tentato di rubare – assieme a un complice – dei cavi in rame.
Ecco il bilancio dell’intervento dei carabinieri nell’ambito di controlli del territorio del comando provinciale dei carabinieri di Ragusa, con attività di contrasto ai reati contro il patrimonio.
Ladro folgorato durante furto, la vicenda a Vittoria
Nella notte dello scorso 27 settembre, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti all’ospedale Guzzardi di Vittoria per una segnalazione di una persona giunta al Pronto Soccorso folgorata dall’alta tensione.
Giunti sul posto hanno identificato la vittima in L.M.E., italiano di 37 anni, e dalle prime informazioni acquisite hanno appreso che l’uomo era stato accompagnato in ospedale da una persona ignota a bordo di un’auto. I carabinieri sono poi riusciti ad acquisire la targa della vettura e a risalire quindi all’intestatario – tale V.A., vittoriese di 52 anni – e all’indirizzo della sua abitazione.
La confessione
Raggiunto in casa dai carabinieri, il 52enne avrebbe confessato spontaneamente di essersi recato nella notte, assieme alla vittima folgorata, in una zona periferica della città per rubare dei cavi in rame dall’impianto di distribuzione della rete elettrica.
In particolare, V.A. ha spiegato che il complice, salendo su una scala con in mano una tenaglia in ferro per la rescissione dei cavi, giunto a una distanza di circa 3 metri dagli stessi, era stato folgorato dall’alta tensione precipitando dalla scala e provocandosi lesioni e fratture varie. Dopo gli eventi descritti, V.A. ha precisato di aver accompagnato il complice al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vittoria per le cure mediche per poi allontanarsi per non essere identificato.
Dopo aver formalizzato le dichiarazioni confessorie, il 52enne ha consegnato ai militari la tenaglia in ferro e la scala utilizzata dal complice per salire sul traliccio, sottoposte a sequestro dagli operanti. Al termine delle attività i militari, hanno condotto V.A. ai loro uffici per denunciarlo – assieme al complice folgorato – per il reato di furto aggravato in concorso.