Dissesto idrogeologico, si consolida centro abitato di Roccavaldina

Dissesto idrogeologico, si consolida il centro abitato di Roccavaldina. Schifani: “Restituiamo sicurezza ai cittadini”

Dissesto idrogeologico, si consolida il centro abitato di Roccavaldina. Schifani: “Restituiamo sicurezza ai cittadini”

Redazione  |
mercoledì 18 Dicembre 2024

L’Ufficio per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha pubblicato la gara per intervenire sulla zona Nord-ovest del piccolo comune del Messinese

Potrà essere consolidato il costone roccioso sul quale sorge parte del centro abitato di Roccavaldina. L’Ufficio per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha pubblicato la gara per intervenire sulla zona Nord-ovest del piccolo comune del Messinese, lì dove parecchie costruzioni sono state lesionate e messe in pericolo dall’instabilità del terreno su cui poggiano. 

Schifani: “Ridata serenità alla gente”

«Adesso – sottolinea il governatore – per i cittadini che precauzionalmente avevano abbandonato la propria abitazione ci sarà la possibilità di ristrutturarla e di ritornare a viverci in tutta sicurezza. È quello che noi chiamiamo il diritto alla serenità della gente. Ed è per questo che, giorno dopo giorno, prestiamo la massima attenzione alle istanze che arrivano dal territorio per trovare, nel più breve tempo possibile, le soluzioni idonee a rimuovere i pericoli esistenti».  

700 mila euro per i lavori

Per affidare i lavori, gli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo, diretti da Sergio Tumminello, hanno messo a disposizione circa 700 mila euro. Il bando si chiuderà il prossimo 21 gennaio, ultimo giorno utile per presentare le offerte. 

Oltre a mettere al riparo gli edifici che si trovano sulla sommità dell’altura, i lavori previsti consentiranno di proteggere da possibili crolli anche alcuni giardini privati che si trovano a valle e, soprattutto, la via Panoramica, l’importante arteria chiamata così perché si affaccia sul golfo di Milazzo. Sono previste operazioni di rimozione dei massi pericolanti oltre al rivestimento di alcuni muri a secco che si trovano sulla sommità del costone. Sulle pareti verranno posizionati pannelli di fune ancorati alla roccia, in modo da contenere le spinte verso il basso. Tutte le protezioni installate in passato, e ormai usurate, verranno inoltre rimosse e sostituite.

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