Seicento studenti hanno frequentato le aule nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro. I ragazzi hanno fatto esperimenti e imparato a distinguere i parassiti dagli insetti utili
PALERMO – Porte aperte all’Istituto Zooprofilattico per seicento studenti, che quest’anno hanno seguito lezioni teoriche e di laboratorio incentrate sulla sicurezza alimentare, sulle malattie trasmesse dagli animali e le insidie che riguardano i consumatori.
Quali sono i nemici dei nostri cani e le malattie che possono essere trasmesse all’uomo? Come conservare gli alimenti e proteggerli dalle muffe? E ancora, quali sono i trucchi usati dalle aziende, ad esempio, per nascondere le impurità del miele? La scienza applicata alla vita di ogni giorno diventa realtà e, attraverso l’istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, si avvicina agli studenti suscitando un approccio più critico rispetto ad argomenti di vita comune.
I ragazzi di una decina di scuole del Palermitano hanno frequentato le aule dell’ente di via Marinuzzi per ben trecento ore complessive a classe. Un progetto, questo, previsto dal Miur all’interno dell’alternanza scuola-lavoro: seguiti da un tutor aziendale e da un loro docente, gli alunni degli istituti superiori tecnici e umanistici, hanno potuto apprendere nozioni su tematiche extra curriculari che tuttavia sono di grande importanza per la crescita consapevole di un giovane.
Soddisfatta del bilancio raggiunto è Liliana Castelli, responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico, che accoglie le richieste delle scuole, in particolare degli istituti alberghieri. “Il nostro Istituto è impegnato nella difesa della salute dei consumatori, attraverso controlli sulla sicurezza degli alimenti – ha spiegato Castelli -. In base alle esigenze formative delle scuole che ci contattano, teniamo corsi di formazione sul randagismo, sul benessere animale, sulle varie zoonosi trasmesse da zecche e zanzare. I responsabili delle varie aree collaborano in quest’opera di collegamento con le scuole, contribuendo all’apprendimento dei ragazzi”.
In questi mesi, gli studenti hanno iniziato a fare esperimenti e a leggere i vetrini, scoperto l’importanza della buona alimentazione, imparato a conoscere i parassiti e a distinguerli dagli insetti utili e studiato la microbiologia degli alimenti. A partecipare ai progetti sono stati i ragazzi dell’Istituto tecnico agrario Majorana di Palermo (40 studenti), dell’Ernesto Ascione (40), della scuola primaria “Giuseppe Bagnera” di Bagheria (90), dell’alberghiero “Cascino” (200 studenti), dell’International School (20), del liceo scientifico di Lercara Friddi (30), dell’Istituto “Ugdulena” di Termini Imerese (90), della scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci” (30) e dell’Iripa Sicilia (30).
“Questi incontri – ha detto il commissario straordinario Salvatore Seminara – continuano sulla scia di quelli degli anni precedenti. Sono iniziative che hanno dimostrato e dimostrano l’interesse degli studenti ma anche la collaborazione degli insegnanti e delle famiglie. Siamo convinti che la conoscenza delle realtà scientifiche locali contribuisce a far crescere il sapere dei ragazzi e ad aiutarli nelle loro scelte universitarie”. “Per l’anno prossimo sono già arrivate molte domande di scuole che vogliono iniziare il percorso”, conclude Castelli.
Per informazioni sui corsi, iscrizioni ed eventuali convenzioni, è possibile scrivere alla mail: urp@izssicilia.it