Addio dad in Ateneo Palermo, rettore: "Tornati a numeri pre-pandemia" - QdS

Addio dad in Ateneo Palermo, rettore: “Tornati a numeri pre-pandemia”

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Addio dad in Ateneo Palermo, rettore: “Tornati a numeri pre-pandemia”

giovedì 10 Novembre 2022

I viali della cittadella universitaria sono tornati ad animarsi. Superata l'emergenza pandemica l'Ateneo ha archiviato anche la dad

I viali della cittadella universitaria a Palermo da mesi sono tornati ad animarsi. Superata l’emergenza pandemica l’Ateneo del capoluogo siciliano ha archiviato anche la dad. “I nostri studenti sono tutti in presenza, siamo di nuovo a numeri pre-Covid”, dice all’Adnkronos il rettore Massimo Midiri, anche se, ammette, “qualcuno protesta”. Il motivo? “La pandemia ha lasciato una profonda crisi economica e molti ragazzi si trovano a dover fare i conti con incrementi significativi del costo degli affitti. Il meccanismo della didattica a distanza in questi anni ha permesso ad alcune categorie di studenti – con difficoltà economiche, con figli a carico o con situazioni lavorative pregresse – di poter seguire le lezioni e conciliare lo studio con le proprie esigenze di vita”.

Le difficoltà del ritorno in aula

Il ritorno in aula ha portato con sé anche qualche difficoltà. “Paradossalmente nei due anni precedenti non è stata fatta un’adeguata programmazione del numero degli iscritti e delle aule disponibili – dice Midiri che guida Unipa da novembre 2021 -. Così mi sono ritrovato con qualche aula leggermente sovraffollata”. Un fenomeno “prontamente affrontato” con soluzioni “alternative”. “Ho affittato dei cinema e aperto le Aula magne”. Al momento l’Ateneo di Palermo consente solo a una piccolissima percentuale di studenti in condizioni di “grave fragilità” di fare esami e lezioni a distanza “su autorizzazione del presidente del corso di laurea”. “Si tratta di persone che hanno una dimostrata impossibilità a partecipare in presenza. Davvero poche unità, ho ricevuto una cinquantina di richieste, forse meno”, dice.

Riutilizzo intelligente della didattica asincrona

Nel secondo semestre, però, una parte degli studenti di Unipa potrebbe usufruire di un’altra possibilità. “Stiamo riflettendo su un riutilizzo intelligente della didattica asincrona“, spiega Midiri. In pratica i docenti registrerebbero le lezioni, che verrebbero successivamente caricate on line. “Pensiamo ai corsi particolarmente affollati. Significherebbe dare strumento didattico in più ai nostri studenti”. Perché, avverte il rettore, “il Covid qualcosa ce lo ha insegnato e non tutto di quella esperienza va buttato via”. Certo tra i viali della cittadella universitaria lui ha trovato “grande entusiasmo”. “Studenti e prof non ne potevano più di stare davanti a un monitor”, dice.

Didattica in presenza, asincrona e non solo. Perché nel 2023 Unipa avrà anche delle aule per la didattica immersiva. “La spesa è già stata autorizzata. Saranno quattro con un centinaio di posti virtuali”. In sostanza il docente terrà la sua lezione davanti a studenti in presenza, ma anche a quelli collegati da remoto ma i cui visi appariranno su una grande schermo circolare. “E’ un progetto sperimentale e una forma di didattica innovativa, che presto potrebbe diventare la norma e che apre grandi opportunità per i nostri ragazzi”, conclude.

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