Aggressioni per eludere i poliziotti, Siap: "A Catania trend non diminuisce" - QdS

Aggressioni per eludere i poliziotti, Siap: “A Catania trend non diminuisce”

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Aggressioni per eludere i poliziotti, Siap: “A Catania trend non diminuisce”

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domenica 04 Settembre 2022

Aggressioni contro agenti diffuse a Catania. Il Siap ha pubblicato una nota dopo i fatti avvenuti a San Cristoforo.

È ormai radicata l’abitudine di aggredire le autorità mentre lavorano per garantire l’incolumità ai cittadini. Il fenomeno si diffonde a macchia d’olio in quel di Catania. Il Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) ha diffuso una nota, firmata dal Segretario Generale Provinciale Tommaso Vendemmia, dopo le recenti aggressioni ai danni di agenti che operavano nel quartiere San Cristoforo del capoluogo etneo.

Pochi giorni più tardi dall’aggressione nei confronti della volante verificatasi sempre nel medesimo rione “ecco che si ripresenta un episodio, anche più grave – si legge nel comunicato -. Protagonisti due minori che a bordo di un motociclo, tentano di eludere il controllo e scappano alla volante della polizia (elevando il rischi per la loro stessa incolumità). Questa volta è la madre e altre persone lì occorse a dar manforte che hanno tentato di far scappare i due, opponendo forza contro i poliziotti delle volanti intervenute. Sul fronte del controllo questa azione ha indotto ben sei equipaggi a permanere in quel quartiere e altri a fermarsi in questura. È lapalissiano che il trend non accenna a diminuire anzi al contrario, ma ricordiamo che opporsi fisicamente ai controlli della Polizia di Stato, comporta evidenti rischi non solo per i poliziotti, ma soprattutto per i ‘cittadini’ che istigati dai pochi, si rendono complici di reati, segnali che devono essere accolti anche dalla magistratura catanese, un campanello d’allarme da non sottovalutare. Il Siap, si congratula con i colleghi della squadra volante per la loro calma e professionalità, ma non è possibile che ad ogni controllo, taluni si sentano in diritto di aggredire la forza alla polizia e poi passarla ‘liscia’, come è accaduto con questa ennesima occasione. Tutti denunciati a piede libero. Ciò significa che da domani saranno già all’opera per ripetere le stesse azioni se non peggio e anche qui, viene meno lo strumento di educazione e riabilitazione del reo. C’è la necessità di intervenire adottando provvedimenti più duri e soprattutto immediati, strumenti che la normativa penale prevede. I poliziotti delle volanti sono l’unica istituzione a cui il cittadino chiede, tramite il numero di emergenza unico, interventi risolutivi e immediati e non si può banalizzarli senza opportuni provvedimenti di carcerazione immediata. Anche sul fronte amministrativo/civile c’è necessità di ‘educare i genitori’ con le normative vigenti. Il controllo esercitato nel territorio senza queste misure, può solo banalizzare lo sforzo della Questura che anche attuando i controlli integrati o con operazioni interforze una tantum – conclude -, non risolveranno la questione che per noi è solo rapportata alla mancanza delle effettive pene da scontare”.

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