Nella riunione di oggi la Commissione Tecnico Scientifica di Aifa dando il parere positivo al dossier, ha sottolineato il rapporto rischio/beneficio del vaccino particolarmente favorevole nella popolazione a maggiore rischio, e ha stabilito il regime di fornitura per l'immissione in commercio.
Dati “molto convincenti” e “altra arma potentissima ed
efficace che sicuramente potrà incidere da subito sulla salute dei soggetti più
a rischio”: così il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco
(Aifa), Nicola Magrini, e il presidente, Giorgio Palù, sull’autorizzazione al
vaccino anti-Covid dell’azienda americana Moderna che ieri aveva ricevuto il
via libera dall’ente regolatorio europeo, Ema.
“Si tratta di un vaccino
sostanzialmente equivalente rispetto al primo”, ha sottolineato
Magrini, riferendosi a quello Pfizer-BioNTech autorizzato il 22 dicembre
scorso, con alcune differenze come l’età, dai 18 in su e non 16.
Nella riunione di oggi la
Commissione Tecnico Scientifica di Aifa dando il parere positivo al dossier, ha
sottolineato il rapporto rischio/beneficio del vaccino particolarmente
favorevole nella popolazione a maggiore rischio, e ha stabilito il regime di
fornitura per l’immissione in commercio.
“La scienza – ha affermato il presidente Aifa, Palù – ci ha fornito in
pochissimo tempo un’altra arma potentissima ed efficace che sicuramente potrà
incidere da subito sulla salute dei soggetti più a rischio, ma anche limitare
la circolazione del virus se, come è auspicabile e come sta in affetti
accadendo, l’adesione alla campagna vaccinale sarà convinta e sostenuta”.