Al bambino Calenda han portato via il pallone

Al bambino Calenda han portato via il pallone

Daniele D'Alessandro

Al bambino Calenda han portato via il pallone

Giovanni Pizzo  |
domenica 31 Marzo 2024

"Detesta tutti Calenda, rappresenta la mina vagante della politica, con tutti i quasi, ha cercato di accordarsi per poi mandare tutto in fumo"

Cerchiamo pedagogicamente di ricostruire. C’era ormai da un po’ una partita in corso. Bisognava fare una lista fuori dai poli, con cui a parole si dice di non avere niente in comune, per affrontare questo delicato ma dirimente passaggio delle Europee. Un passaggio fondamentale per una certa idea di Europa, che sembra sempre più vacillare tra estremismi ideologici e nazionalisti. E cosa fa Carletto? Come i bambini figli di papà, nel suo caso di mamma, se ne va via pensando di portarsi il pallone, ma forse stavolta non gli riesce, quello del consenso, e non aderisce alla concreta, come solo le donne con le palle come la Bonino sanno fare, lista di scopo.

Lui dice, con il dispetto fanciullesco che lo contraddistingue, che non serve a nulla, che è incoerente. Lui che odia Renzi per averlo fatto viceministro, ministro e ambasciatore, non avendo precedente competenza ed essendo rimasto a piedi in quanto non eletto. Lui che un giorno quasi mette in bocca la lingua ad Enrico Letta, ed il giorno dopo lo abbandona sull’altare delle elezioni. Lui che è oggi parlamentare perché qualcuno gli ha evitato di raccogliere le firme. Lui che adora solipsisticamente solo se stesso, anche se è fortemente tentato di litigarci. Oggi la scusa è Cuffaro, che non si candida ma che probabilmente appoggia la lista di scopo Stati Uniti d’Europa. E quindi tutti i voti di quella lista sono certamente inquinati per il Calenda pensiero. Una cosa del genere la potrebbe dire un grillino, e lui tra i primi grillini sarebbe stato perfetto, solo che detesta pure loro.

Detesta tutti Calenda, rappresenta la mina vagante della politica, con tutti i quasi, gli mancano Di Battista e Santoro, ha cercato di accordarsi per poi mandare tutto in fumo. Eppure c’è un elettorato che si sente rappresentato da questa variabile proto psichiatrica di politica, il disagio mentale è in crescita nel Paese. Forse magari questa volta l’asticella dello sbarramento sarà difficile, ma con il forte consumo di Xanax in Italia qualche altra volta si potrà tentare.

Così è se vi pare

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