Alcamo, ricostruzione per strade e cimiteri distrutti dal vento - QdS

Alcamo, ricostruzione per strade e cimiteri distrutti dal vento

Vincenza Grimaudo

Alcamo, ricostruzione per strade e cimiteri distrutti dal vento

mercoledì 15 Gennaio 2020

Approvata dalla giunta la perizia dei lavori: soltanto ditta e operai costati 30 mila euro. Il Comune chiede alla Regione lo stato di calamità naturale dopo la tempesta di dicembre

ALCAMO (TP) – Via libera della giunta comunale guidata dal sindaco Domenico Surdi alla perizia di somma urgenza necessaria per rimettere in sicurezza i cimiteri colpiti duramente dopo la bufera di vento del dicembre scorso.

Ad essere stati spesi quasi 30 mila euro per incaricare direttore dei lavori, ditta e operai esterni. Una somma notevole che è stato necessario spendere nei giorni seguenti alla furia del vento che si è abbattuta tra il 13 e il 14 dicembre scorsi e che ha creato danni per decine di migliaia di euro. L’incarico è stato affidato ad una ditta privata per “lavori di pronto intervento a seguire dell’evento calamitoso eccezionale dovuto al fortissimo vento…che ha provocato l’abbattimento di parecchi alberi in certi punti della città e, in particolare, nei cimiteri comunali, ostruendo la viabilità ordinaria, con problemi di crolli, con situazioni di pericolo per persone e cose”. Interventi quindi di somma urgenza che hanno quindi permesso di bypassare il normale iter burocratico in caso di affidamenti di appalti che avrebbe comportato l’impiego di diversi giorni.

L’Amministrazione comunale ha dato contestualmente indirizzo all’Ufficio comunale di Protezione civile di trasmettere alla Regione tutti gli atti dell’attività del Coc, il centro operativo comunale che ha coordinato le operazioni di sicurezza durante gli eventi calamitosi, al fine di chiedere l’integrazione dei danni già indicati nella perizia di somma urgenza. Sale quindi il conto dei costi sostenuti dal Comune per la bufera di vento delle scorse settimane.

Nei giorni scorsi era stata formulata ufficialmente alla Regione una richiesta di riconoscimento della dichiarazione dello stato di calamità naturale. È soprattutto all’interno dei cimiteri che si sono fatte sentire le conseguenze peggiori. Ci sono state decine e decine di lastre, statue e obelischi in marmo letteralmente frantumati dai grossi cipressi crollati su di loro a causa del fortissimo vento che adornavano il perimetro dei camposanto. Si parla di almeno di decine di migliaia di euro di danni.

Da considerare che il peggio si è verificato ad Alcamo tra il 13 ed il 14 dicembre dove tutto il territorio comunale è stato interessato da fortissime raffiche di vento, da burrasca a tempeste occidentali, che hanno provocato l’abbattimento di alberi, lo scoperchiamento di tetti, con continui interveneti da parte dei vigili del fuoco del locale distaccamento a cui si sono aggiunti anche colleghi provenienti da altre parti della provincia considerando la situazione di pericolo. Nella stessa giornata l’Amministrazione comunale si è immediatamente adoperata per fronteggiare le situazioni di emergenza, intervenendo con mezzi propri per le prime segnalazioni di pericolo e attivando il Coc, il centro operativo comunale, nelle successive 24 ore.

Il governo cittadino ha fronteggiato l’emergenza incaricando una ditta privata dotata di idonei mezzi per lo sgombero dei numerosi alberi divelti caduti, occupando, nel contempo, il personale comunale ad un continuo lavoro straordinario: “Il tutto – viene evidenziato nella delibera di giunta – con notevoli spese per l’Ente”. La giunta nel richiedere lo stato di calamità fa leva sulle comunicazioni fatte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, con cui si è confermato l’avviso di condizioni meteorologiche avverse a partire dal 13 dicembre.

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