Camminatori da tutto il mondo sono partiti da Mothia e concluderanno il percorso tra oltre quaranta giorni dopo aver attraversato sette province siciliane alla scoperta dei paesaggi, dei monumenti, dei musei e delle tradizioni culinarie siciliane
Quarantacinque tra escursionisti e camminatori provenienti da Francia, Belgio, Inghilterra, Venezuela e numerosi italiani arrivati da Veneto, Lombardia, Toscana, Molise, Basilicata, Sardegna e da vari centri della Sicilia si sono incamminati, da Mothia, sul percorso dell’antica “trasversale sicula”.
Il viaggio, che mira a scoprire la storia e le bellezze naturali dell’isola, ma anche la spiritualità interiore, dopo 44 giorni si concluderà a Camarina.
Sette sono le province siciliane che verranno attraversate, alla scoperta delle tradizioni culinarie, dei musei e delle bellezze dei centri storici, dei punti di interesse materiali e immateriali del territorio.
“Uno degli obbiettivi del cammino – spiega una nota – è quello di concorrere alla salvaguardia del patrimonio culturale isolano e, soprattutto, dei siti archeologici siciliani che fanno del paesaggio un unicum dal valore inestimabile. Il pensiero dei trasversali anche quest’anno è rivolto all’ambiente e alla sua salvaguardia. Tra i vari obiettivi, una campagna di diffusione del progetto Plastic free e l’adozione simbolica di un albero a cui la comunità è legata”.
L’iniziativa, alla sua seconda edizione, giovedì scorso, ha visto come primo momento la messa a dimora nel parco archeologico di Lilibeo-Marsala di dieci palme nane. Sotto la supervisione dell’ingegnere Pirrera, della Società italiana di Ecologia del Paesaggio, l’Antica Trasversale Sicula, in collaborazione con Biocity, sperimenta il dispositivo Cocoon, del Life “the Green Link” per facilitare l’attecchimento delle piante in terreni aridi.
La palma nana è stata scelta come pianta simbolo della “trasversale sicula” perché è rappresentata nel conio delle monete dell’antica Camarina.
Il percorso è stato studiato e ritracciato tra il 2016 ed il 2017 da un gruppo di archeologi e appassionati camminatori che lo ha ripercorso, mappato e geo-referenziato grazie alla collaborazione con il LabGIS dell’Osservatorio Turistico Regionale Siciliano, individuando i principali punti d’interesse turistico.
Queste le tappe: Mothia, Segesta, Mokarta, Hippana, Entella, il lago di Pergusa e la Rocca di Cerere, Morgantina, Palikè, Akrai, Pantalica, Camarina.
