Anfiteatro chiuso a Catania e orari ridotti, lo sfogo della guida

Anfiteatro chiuso e orari ridotti al museo, lo sfogo della guida: “Alla faccia del turismo”

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Anfiteatro chiuso e orari ridotti al museo, lo sfogo della guida: “Alla faccia del turismo”

Melania Tanteri  |
mercoledì 17 Maggio 2023

Giusi Belfiore, presidente dell'associazione Guide turistiche, racconta una realtà culturale di Catania difficile da digerire e non certo lusinghiera sul fronte turistico.

L’anfiteatro romano di Catania chiuso da due anni circa per lavori di riqualificazione, sebbene siti specializzati e tour operator indichino la Sicilia come una delle mete turistiche preferite per l’estate, e adesso orari ridotti al Museo dello Sbarco. Uno dei più importanti non solo della città e tappa fondamentale per ripercorrere la Seconda guerra mondiale e, in particolare l’operazione Husky che portò gli alleati in Sicilia per liberarla dall’oppressione nazifascista. Tanto che domani proprio Rai Storia dedicherà alcune riprese al sito museale all’interno delle Ciminiere.

A lamentarsi della gestione dei Beni culturali a Catania è Giusi Belfiore, presidente dell’associazione Guide turistiche che lamenta la poca lungimiranza degli amministratori, regionali o locali, nel promuovere in chiave turistica alcune tra le principali attrazioni della città.

Anfiteatro chiuso e orari ridotti al museo a Catania: “Siamo amareggiati”

“Amo questa città fino al paradosso, la difendo contro chi la denigra e come le madri dei bambini gracili mi sono convinta che “crescendo si sarebbe sistememata“, sostiene Belfiore. Oggi, però, all’ennesimo colpo di follia di funzionari, commissari, delegati, impiegati o chiunque sia responsabile della scelta, mi sento di gridare che non c’è’ più speranza. Sono, anzi siamo amareggiati”.

Il caso del Museo dello Sbarco

Secondo Belfiore “Se una cosa funziona dobbiamo sfasciarla per lasciare spazio alla godereccia strafottenza di parte della burocrazia che uccide tutto”. Il riferimento è appunto agli orari ridotti del Museo dello Sbarco. “Dopo la follia del teatro romano ancora inagibile dal 12 ottobre di 2 anni fa – continua – quando chiusero gli ambulacri, aspettavamo con ansia che riducessero improvvisamente gli orari di apertura del Museo dello Sbarco. Senza preavviso. Il museo che ha accolto 30.000 visitatori in un anno, il secondo più grande in Europa, lascia fuori i gruppi prenotati un anno fa”.

Il sito, secondo quanto riporta la guida, aprirà alle 9.30 e chiuderà alle 12.00. “Considerando che si può entrare in gruppi di 20 ogni mezz’ora circa – aggiunge Belfiore – il gioco è presto e fatto. Tutti fuori?!”.

Lo sfogo: “Alla faccia del turismo”

I nuovi orari sarebbero legati alla vicenda Pubbliservizi, ex partecipata della Città metropolitana di Catania ormai diventata altra realtà aziendale. “Mi viene detto che dopo il fallimento della Multiservizi le cose sono cambiate, ma cosa. Che l’utente di un museo non possa più visitarlo dopo avere pianificato il suo viaggio per vederloè o no interruzione di pubblico servizio? Perché deve sempre pagare l’utente e nessun’altro? Alla faccia del turismo“, conclude amaramente Belfiore. “Provate a prenotare una visita a casa Verga e vedreta. A Catania i monumenti sono di nuovo chiusi”.

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