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Anniversario

Pino Grimaldi

Anniversario

sabato 04 Febbraio 2023

Tra venti giorni sarà un anno di “operazione militare speciale” al secolo guerra tra Russia – Ucraina.
Non penso, visto l’andazzo, che alcuno voglia celebrare una data così tragica e stupida nel senso vero della parola. Ma quasi certo che ambo gli atridi si lanceranno o in un attacco da “stupor mundi” o, – ma non credo -, seduti nelle loro cancellerie si rendano conto del danno che hanno fatto a loro stessi, ai loro alleati e, in definitiva, al mondo che ha il solo, ma grande torto di, e non mi si chieda come, non essere intervenuto lasciando le due belligeranti a sbrigarsela da sole od imporre con autorità l’immediata fine del conflitto.
L’Occidente è impegnato niente di meno che a sconfiggere, tramite l’ Ucraina, la Russia e questa a sua volta, tramite i restanti paesi (patto orientale), a sconfiggere l’Ucraina.

Il tutto con godimento massimo delle industrie belliche che levano quotidianamente lodi al Signore pregandolo di non occuparsi della guerra e delle sofferenze enormi del povero popolo ucraino con un contributo di vittime non indifferenti, il Paese distrutto e in alcuno posti “coventrizzato” .
Traffico d’armi quale forse mai v’era stato, con ciascuno ad urlare che vincerà non si capisce bene se la lotteria del prossimo capodanno od una partita a carte sporche che i sedicenti mediatori (che di fatto fan niente) si passano da una mano all’altra sperando in qualcosa che neanche loro sanno bene.
Una scena del genere a guardare la storia la si trova nella guerra dei 30 anni. Che forse i nostri vorrebbero emulare – nihil obstat – considerando che fra tre decadi nessuno dei due paladini sarà, per ragioni di “tempo compiuto”, in vita e la gatta, se ancora viva, sarà pelata da altri: una tragica farsa che spiega la richiesta dell’Ucraino (Vespa mediatore inconscio) che, teatro per teatro,come a volte la tragedia appare, va a Sanremo aduso come è, nella sua prima e vera vita, a calcar palcoscenici avendone applausi:ma facendo ridere.

A sentire i sondaggi i popoli delle varie Nazioni sono stufi. In Italia ben il 57% degli intervistati è contro aiuti di armi all’Ucraina, ora che le richieste di questa sono di mezzi sofisticati d’attacco e non più solo di difesa, con impegni nei vari bilanci di migliaia di miliardi di dollari sottratti al proprio benessere ed ad una vita migliore. Hanno torto?

Non così i Governi che da ambo le parti non vogliono perdere la faccia: questione d’onore nazionale e difesa del diritto internazionale riveduto e corretto a proprio uso e consumo. Dimenticando che lo hanno già perduto nel momento in cui non hanno avuto il coraggio o di pensare prima al proprio popolo o, se convinti, entrare anche loro nel disfacimento generale di una guerra globale pur essendo su questa via!
Non è mai troppo tardi nel rivedere e ravvedersi. Meglio proteggere il proprio popolo che dovere celebrare a vita, un giorno della memoria per errori e nefandezze.
Abbiamo già dato.

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