Ars, fuga dalla Lega, l'on. Giovanni Bulla torna all'Udc - QdS

Ars, fuga dalla Lega, l’on. Giovanni Bulla torna all’Udc

redazione web

Ars, fuga dalla Lega, l’on. Giovanni Bulla torna all’Udc

giovedì 07 Maggio 2020

"Troppo lontana dalla mia cultura politica, mentre l'Unione di centro è punto di riferimento per i moderati". Intanto il sondaggista Crespi spiega il forte calo di Salvini, "perso il contatto con la gente con posizioni ondivaghe e nevrotiche"

Ars, fuga dalla Lega Nord: Giovanni Bulla, deputato eletto nell’Udc e poi passato al Carroccio, è tornato nell’Unione di centro.

“Nella casa naturale di chi, come me – ha spiegato – , per cultura e storia appartiene all’esperienza politica democratico cristiana”.

“Si tratta – ha aggiunto Bulla, che è di Adrano (Catania) – di un mondo troppo lontano dalla mia cultura politica, l’Udc invece è, al netto di qualche incomprensione passata, un punto di riferimento per i moderati e anche la mia lista d’elezione”.

“Ringrazio – ha aggiunto – il segretario Lorenzo Cesa, i deputati e gli assessori regionali dell’Udc per la disponibilità a riprendere insieme un percorso politico”.

Anche il capogruppo Udc Eleonora Lo Curto ha espresso il suo a apprezzamento per il ritorno di Bulla nel partito.

“Sono estremamente soddisfatta – ha detto – dalla scelta di Giovanni Bulla. Torna nell’Udc un collega che conosciamo e stimiamo. Riprendiamo una collaborazione che, al di là della sua temporanea permanenza nella Lega, non si è mai interrotta”.

Il gruppo dell’Udc a Palazzo dei Normanni con la nuova adesione risulta composto da sei deputati, Eleonora Lo Curto, Mimmo Turano, Giovanni Bulla, Margherita La Rocca Ruvolo, Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice.

Il calo di Salvini per posizioni ondivaghe e nevrotiche

“La flessione di Salvini? Ha completamente perso il contatto con la gente, per questo i sondaggi sono scesi in questo modo, ha perso credibilità”.

Il sondaggista Luigi Crespi, spiega così le ultime rilevazioni per la Lega e per il suo leader.

“Ci sono – ricorda – milioni di italiani rimasti in casa, con problemi diversi da chi girava, anche con le mascherine”.

“Quella che si sta vivendo – sottolinea – è una situazione senza uguali nella storia ed è naturale che, in questo momento, la gente si riferisca a Conte, a Mattarella, alle istituzioni”.

“Salvini – ha spiegato Crespi – ha tenuto una posizione ondivaga e nevrotica, un giorno collaborativo un giorno no, doveva invece starsene tranquillo e aspettare che Conte, politicamente, si suicidasse da solo”.

“Anche la Meloni – nota il sondaggista – è stata durissima, ma non è mai apparsa eccessiva e pregiudiziale, ha svolto le sue azioni all’interno delle istituzioni, senza strappi”.

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