Ars, segnali di risveglio: incardinati cinque Ddl - QdS

Ars, segnali di risveglio: incardinati cinque Ddl

Raffaella Pessina

Ars, segnali di risveglio: incardinati cinque Ddl

mercoledì 08 Maggio 2019

Seduta d’Aula a Palazzo dei Normanni durata appena un’ora. Firmato decreto costituzione commissione vitalizi

PALERMO – È durata un’ora la seduta d’Aula a Palazzo dei Normanni nel corso della quale è stato ricordato il politico Gianni Parisi (Pci) morto all’età di 83 anni.

Sono stati incardinati inoltre cinque disegni di legge: “Disposizioni per i procedimenti amministrativi e la funzionalità dell’azione amministrativa” (n. 366/A), “Disposizioni in materia di diritto allo studio” (nn. 304-14/A) “Norme per la salvaguardia della cultura e delle identità marine e per la promozione dell’economia del mare. Disciplina della pesca mediterranea in Sicilia” (nn. 291-292/A); “Riforma degli ambiti territoriali ottimali e nuove disposizioni per la gestione integrata dei rifiuti” (nn. 290-49-76-179-267/A) e “Norme per lo sviluppo del turismo nautico. Disciplina dei marina resort” (nn. 381-59/A).

Ci sarà tempo fino a lunedì per presentare gli emendamenti.
Il Presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, ha informato l’Aula di avere firmato il decreto di costituzione della commissione sui vitalizi, che la prossima settimana dovrà eleggere il presidente e cominciare a lavorare.

Intanto, è polemica sulla Sanità tra la Cgil e Micciché, secondo cui “il servizio sanitario non funziona bene perché poco efficiente e costoso” e “bisognerebbe ripartire dal settore privato che è molto efficiente ed economico”. “Le strutture private – ha replicato la Cgil – sono ad altissimo costo. Le urgenze-emergenze, sono ad esclusivo appannaggio del sistema pubblico, che, con tutti i limiti attribuibili, garantisce la tutela della salute ai siciliani. “Forse sarebbe stato meglio – conclude la Cgil – da parte di Micciché un invito a riflettere tutti insieme su come migliorare l’attuale stato di cose, ad instaurare e potenziare una virtuosa concorrenza tra pubblico e privato, tenendo sempre presente però che il privato deve essere integrativo ma mai sostitutivo del pubblico”.

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