Asp Agrigento in prima linea contro la tubercolosi bovina - QdS

Asp Agrigento in prima linea contro la tubercolosi bovina

redazione

Asp Agrigento in prima linea contro la tubercolosi bovina

venerdì 14 Luglio 2023

Nei primi sei mesi del 2023 il Servizio di Sanità veterinaria ha raggiunto risultati virtuosi su svariati fronti controllando oltre il 95% delle imprese iscritte al programma di monitoraggio

AGRIGENTO – L’Azienda sanitaria provinciale e il suo territorio si trovano ai vertici di una particolare classifica regionale che riguarda le attività di controllo ed eradicazione di pericolose patologie come la tubercolosi bovina.

Stando ai risultati di monitoraggio dei primi sei mesi del 2023, resi noti dal Servizio 10 Sanità veterinaria del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione siciliana, la provincia di Agrigento risulta virtuosa su svariati fronti. L’Asp di Agrigento può infatti vantare il più alto valore di aziende controllate in provincia fra quelle soggette al programma con un 95,65% che la colloca in vetta alle liste di merito seguita da Catania (90,19%) ed Enna (89,48%). A questo valore virtuoso si somma lo 0% di positività all’infezione su 8.858 capi controllati pari al 96,09% del numero di animali controllabili (9.218). Anche questa elevata percentuale di animali controllati rappresenta il vertice siciliano seguita da Enna (91,08%) e Palermo (89,70%).

La tubercolosi bovina è una malattia a decorso cronico il cui quadro clinico è in relazione alla localizzazione, alla natura e all’entità delle lesioni nei vari organi e tessuti colpiti. Oltre a una situazione depauperante generalizzata, l’animale essendo colpito dall’infezione prevalentemente a livello polmonare, manifesta tosse inizialmente secca e rara quindi più frequente e produttiva. I linfonodi della cavità toracica sono spesso interessati con possibili fenomeni compressivi a livello gastrointestinale, respiratorio o circolatorio. Nella generalizzazione precoce le lesioni sono evidenti soprattutto a carico: dei linfonodi bronchiali, mediastinici, sottomascellari retrofaringei. A livello polmonare le lesioni sono quelle di una polmonite a focolai globulari. Dopo l’inizio acuto, il processo si cronicizza con trasformazione dei focolai in noduli caseo-calcarei. Nei casi cronici le lesioni sono rappresentate da: broncopolmonite caseosa acinosa o globulare, polmonite cronica e colliquazione delle parti lese, cavitazione. Nel bovino si riscontrano spesso lesioni a livello pleurico (tisi perlacea) derivanti da disseminazione dei micobatteri attraverso il circolo linfatico locale. Lesioni a diverso stadio si riscontrano anche in altri organi come milza, reni, ossa e articolazioni.

Il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Mario Zappia, ha espresso il suo apprezzamento per l’azione svolta dal Dipartimento di prevenzione veterinario Asp e per i risultati conseguiti nel periodo in esame, complimentandosi con il personale impegnato nelle azioni di monitoraggio e verifica.

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