Assistenti civici, ministeri al lavoro per definirne funzioni - QdS

Assistenti civici, ministeri al lavoro per definirne funzioni

Patrizia Penna

Assistenti civici, ministeri al lavoro per definirne funzioni

martedì 26 Maggio 2020

Tensioni politiche attorno a questa nuova figura ma il governo Conte va avanti. Il ministro per gli Affari regionali, Boccia: “Niente guardie, solo volontari”. L'idea piace invece all'Anci, Decaro: "I volontari ci hanno dato una grande mano d'aiuto in questi mesi"

ROAchille Variati, sottosegretario all’Interno ha annunciato che i ministeri sono già al lavoro per definire meglio le funzioni che possono avere gli assistenti civici.
Che contorni dovrà avere questa figura? Secondo Variati “dovrà essere un volontario, quindi parliamo di prestazioni di volontariato con finalità di mera utilità e di mera solidarietà sociale anche attraverso la rete del terzo settore”. Gli assistenti nascono dunque come figure che, mentre le forze dell’ordine fanno il loro lavoro, anche sanzionatorio, possono aiutare le comunità locali e i sindaci, ad esempio come hanno fatto proprio i sindaci per dispensare i buoni spesa.
Il sottosegretario all’interno ha fatto riferimento alla sua esperienza personale per spiegare meglio la finalità che il governo intende raggiungere attraverso questa nuova figura: “Ricordo la mia esperienza durante l’alluvione, non è una cosa diversa”, accomunando così la funzione degli angeli del fango a quella dei prossimi assistenti civici e sottolineando: “mai daremo un consenso a ronde, sceriffi, guardie civiche. I controlli e le sanzioni sono materia delle forze dell’ordine, su questo non ci può essere nessuna confusione”.
Niente eserciti o guardie civili, ma solo volontari, dunque. A ribadirlo è stato anche il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, allo scopo di spegnere le tensioni politiche che si sono create sul tema degli assistenti civici. La proposta del governo non è piaciuta soprattutto a Italia Viva.
La deputata Lisa Noja ha parlato addirittura di proposta irricevibile ma il governo sembra voler andare avanti. “La Protezione Civile ha avviato le procedure per l’ennesimo bando per dei volontari – ha precisato Boccia – non c’è mai stata nessuna guardia civile o ronda, ma solo volontari per finalità sociali che regalano il loro tempo al comune di appartenenza che aiutano a portare cibo a chi non può uscire di casa a portare medicine, se serve ad aprire e chiudere parchi, 16 ore a settimana e lo può fare chiunque”.

Il ministro ha sottolineato l’importanza del lavoro delle migliaia di volontari in tutte le fasi dell’emergenza Covid-19, negli ospedali come infermieri, nelle carceri, nelle Rsa, “l’hanno fatto con il cuore, con la loro disponibilità e generosità nei confronti del Paese”.
La proposta di Boccia piace invece all’Anci. “Gli assistenti civici – ha detto il presidente Antonio Decaro – per noi sono solo volontari che, in questi giorni, hanno dato una mano alle nostre comunità specie nei mesi dell’emergenza portando la spesa o i medicinali a casa a chi è più in difficoltà, che stanno davanti agli ingressi dei mercati per il contingentamento, per contare le persone che entrano ed escono. Non c’entrano né con la movida, né con le guardie civiche, né con i controlli”.
“I volontari per me devono fare quello che hanno fatto in questi mesi”, ha continuato spiegando che ora molti dei volontari che hanno aiutato nell’emergenza i comuni “sono tornati a lavorare e quindi noi abbiamo chiesto aiuto a trovare altri volontari”. Decaro ha precisato che però non avranno “compiti di ordine pubblico”.

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