Astuzia senza arguzia - QdS

Astuzia senza arguzia

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Astuzia senza arguzia

Giovanni Pizzo  |
mercoledì 19 Aprile 2023

Noi siciliani, preferiamo l’individualismo sterile della furbizia “ammatula”. Sembriamo quelli della battuta di Amici miei, furbi come cervi.

A volte, spesso, troppo spesso, noi siciliani ci sentiamo furbi, astuti. Pensiamo di esserlo così tanto da fottere il prossimo. Pensiamo che l’astuzia ci faccia governare, anzi, comandare. Il nostro proverbio principale è “Cumannare è megghiu che futtere”, non intendendo il rubare, ma il senso prosaico sessuale di intendere il verbo. Già solo questa frase ci condanna alla sterilità, perché il fottere, non sempre, è propedeutico al generare, alla procreazione, e comunque sicuramente al godimento.

Noi invece di deliziarci con il sesso pensiamo a comandare gli altri. Siamo troppo furbi. Lascia fottere i bolognesi, i milanesi, noi comandiamo caro Lei. Ma comandiamo per ottenere cosa? Boh! Abbiamo migliore qualità di vita? Difficile visto che perdiamo in tutte le classifiche. Siamo prosperi e cresi? Non mi pare ci siano miliardari nascosti di Forbes in Sicilia. Allora che serve essere così, falsamente, astuti? Per assomigliare tutti a Ulisse, che passò qualche annetto fa dalle nostre parti?

No, e perché rispetto al vicino, al compagno di scuola, di lavoro, di partito, rispetto all’amico del bar, al compagno di calcetto o padel noi dobbiamo dimostrare di saperla più lunga, di fotterlo con furbizia, e fargli fare la figura del fesso. Che se poi mettiamo i numeri in colonna, i veri fessi sono proprio i siciliani. I sardi in parlamento votano per la Sardegna, i siciliani per fottere un altro siciliano.

Sembriamo, pare a noi solamente, di essere astuti, ma non abbiamo capito che astuto è solo il contrario di “addumo”.  E noi siamo spenti, non capiamo che l’intelligenza è far crescere il bene comune, il benessere di una società, la crescita di opportunità collettive. Noi invece preferiamo l’individualismo sterile della furbizia “ammatula”. Sembriamo quelli della battuta di Amici miei, furbi come cervi.

Così è se vi pare.

Giovanni Pizzo

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