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Aumentano scuole a maggioranza straniera, favorire subito percorsi d’inclusione

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Aumentano scuole a maggioranza straniera, favorire subito percorsi d’inclusione

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martedì 02 Novembre 2021

“La presenza di studenti di origine migratoria nelle scuole del nostro Paese continua ad aumentare, peccato manchi però un’organizzazione ragionata circa la loro inclusione negli istituti” lo scrive in una nota Laura Scalfi, Direttore Generale dell’Istituto G. Veronesi e di Liceo Steam International.

“É un fenomeno annoso che oggi più che mai va affrontato, considerato che la presenza di studenti stranieri è sempre più concentrata all’interno di alcune realtà scolastiche, in particolare nel nord del Paese: le scuole a maggioranza di studenti stranieri (+50%) in un solo anno sono infatti aumentate da 805 a 880 (Miur).

Questi numeri” commenta Scalfi “ci dicono che la scuola italiana ospita sempre più realtà multietniche, anche se a mancare spesso è una seria presa in carico del problema legato ai ritardi nell’integrazione e nella lotta alle discriminazioni degli stranieri nelle istituzioni scolastiche pubbliche. Banalmente   non ci sono nemmeno le risorse sufficienti per insegnare l’italiano come L2 o la lingua dello studio.

Un problema che rischia di riflettersi anche nei tassi di abbandono – nel biennio finale di scuola superiore (17-18 anni) il tasso di scolarità degli studenti stranieri scende al 73% rispetto all’81.1% dei compagni italiani – come nell’orientamento e nelle scelte di percorsi scolastici che quasi sistematicamente si rivolgono a istituti e formazioni professionali (solo il 4,7% degli studenti stranieri sceglie il liceo).

Non dobbiamo dimenticare poi” conclude Scalfi “come anche l’aumento di episodi e discorsi xenofobi e razzisti nel nostro Paese sia un importante campanello d’allarme da combattere nel dibattito pubblico e soprattutto all’interno di quegli spazi di apprendimento che, oggi più che mai, devono ospitare percorsi di integrazione e insegnare il valore della cultura, della comprensione e dell’accettazione dell’altro”.

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