Aumento Tari, l'ira dei sindaci sulle tariffe dei rifiuti - QdS

Tariffe dei rifiuti ancora su, esplode l’ira dei sindaci

Melania Tanteri

Tariffe dei rifiuti ancora su, esplode l’ira dei sindaci

Melania Tanteri  |
sabato 17 Giugno 2023

Il vicepresidente della Srr metropolitana, Marco Rubino: “Il sistema delle discariche non funziona più”.

CATANIA – “Il sistema delle discariche non funziona più. È una cosa nota da vent’anni eppure nessuno ha agito mai”. A parlare è il sindaco di Sant’Agata Li Battiati, Marco Rubino, vicepresidente della Srr Catania Città Metropolitana. Il primo cittadino di Battiati, lunedì scorso, ha ospitato una conferenza dei sindaci che fanno parte della Srr per lanciare l’allarme sull’aumento dei costi e delle tariffe dei rifiuti (Tari) a partire dal 2024. Tutto dovuto, a quanto ci riferisce Rubino, al fatto che gli impianti di conferimento, in prevalenza a gestione privata, sono saturi e che quindi i rifiuti, una volta trattati, devono essere spediti fuori dalla regione. Ciò che accade già a Catania e alla Sicula trasporti che gestisce la discarica di Lentini, insomma, che a quanto pare, a breve, coinvolgerà tantissimi altri Comuni.

I sindaci chiedono soluzioni al governo Schifani

Per questo, i 24 sindaci non vogliono restare a guardare e chiedono al governo Schifani, con una nota congiunta, di fare in fretta per evitare che “l’immobilismo della politica regionale venga pagato dai cittadini. I costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, differenziati e non differenziabili, risultano fortemente aumentati dai gestori privati delle discariche e delle piattaforme – scrivono. A seguito di tali aumenti, nell’approvazione del Pef, il piano economico finanziario per lo smaltimento dei rifiuti 2023, i sindaci dei comuni rappresentati si sono visti costretti a proporre l’aumento della tariffa, al fine di evitare soluzioni di continuità nel servizio” – aggiungono, evidenziando come gli aumenti, non addebitabili alle amministrazioni comunali, siano “mal tollerati dalle comunità, che pongono il massimo impegno nell’attuazione della raccolta differenziata ed, anzi, scoraggiano ii cittadino che non vede premiato il suo impegno”.

Per questo, si rivolgono al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, al quale chiedono di “istituire un tavolo di concertazione permanente, per l’esame e la valutazione di diverse modalità di erogazione del servizio di smaltimento dei rifiuti, che possa concretamente portare a una riduzione dei costi dello stesso. Nonché di “farsi carico, nelle more, dei maggiori costi, affinché gli stessi non gravino interamente sui cittadini”.

Rifiuti, la questione dell’impianto di Pantano d’Arci

La questione è parecchio delicata: le tariffe, con i costi prospettati, sono destinati ad aumentare e di molto, gravando sulle tasche della cittadinanza. “Non possiamo accettare di dover dire ai nostri concittadini, dopo gli sforzi fatti per aumentare le percentuali differenziate, che la tariffa aumenterà. Soprattutto con un impianto già individuato e che, inspiegabilmente, lo scorso governo regionale ha commissariato”. Il sindaco Rubino si riferisce all’impianto di trasformazione della frazione umida previsto a Pantano D’Arci. Individuata l’area già da tempo, manca ancora la progettazione a causa del rallentamento in seguito al commissariamento dell’opera da parte del Governo Musumeci. Schifani avrebbe sbloccato l’iter, ma mancherebbero le somme.

“Abbiamo immediatamente aperto un dialogo con il presidente Schifani – continua a Rubino – che ci è sembrato recettivo e aperto per questo genere di problemi. Tanto è vero che ha sbloccato la vicenda relativa degli impianti. Peccato – tuona il sindaco – che non abbia previsto alcun euro all’interno della finanziaria per poter realizzare la progettazione”. Insomma, ai sindaci non resta, al momento, che allargare le braccia -. E attendere che si sblocchi l’impianto e che, tra l’altro, arrivino quei 41 milioni promessi dal presidente Musumeci alle comunità per coprire proprio i costi maggiorati per il conferimento fuori Regione. “Oltretutto – conclude Rubino – aumentare la Tari significherà probabilmente aumentare anche i capitoli dei crediti di dubbio esigibilità nei bilanci comunali e questo potrebbe portare molti enti al predissesto o addirittura alla dissesto”.

Intanto, sulla questione dell’impianto di Pantano D’Arci, il presidente della Srr Catania Città Metropolitana, Francesco Laudani, assicura il massimo impegno e che presto la situazione si sbloccherà. “Sono in contatto con l’assessore Di Mauro – afferma Laudani – al quale ho chiesto personalmente notizie dell’impianto di compostaggio. L’assessore ha convocato alcune Srr e ci ha consegnato la documentazione: non posso però procedere con la firma perché ancora non ho evidenza del capitolo di bilancio per quanto riguarda il 2023. Attendiamo quindi che venga indicato il capitolo. La risposta – conclude – dovrebbe arrivare entro lunedì”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017