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Avviso 22, la denuncia: “Dalla politica silenzio assordante, dove sono i 18 milioni mai spesi?”

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Avviso 22, la denuncia: “Dalla politica silenzio assordante, dove sono i 18 milioni mai spesi?”

Michele Giuliano  |
sabato 09 Dicembre 2023

Continua l'odissea degli ex tirocinanti dell'Avviso 22, in parte non ancora pagati e rimasti senza lavoro. Le parole di Orete Lauria, portavoce dei giovani "dimenticati".

Non soltanto molti di tirocinanti dell’Avviso 22 del 2018 sono ancora in attesa di quanto dovuto da parte della Regione, ma praticamente tutti i giovani coinvolti sono rimasti senza lavoro. È quanto sostiene Oreste Lauria, portavoce dei giovani che avevano creduto di trovare un proprio spazio lavorativo attraverso l’avviso regionale: 1.555 dei soggetti inseriti in azienda non hanno ricevuto il rinnovo del contratto.

Un’avventura, quindi, che si è dimostrata essere un vero fallimento, sotto tutti i punti di vista. “Una situazione incredibile – afferma Lauria – condita da un silenzio assordante della politica siciliana. La regione aveva fatto intendere di poterci inserire e trovare occupazione attraverso le imprese, aziende private ed enti pubblici, che hanno sfruttato l’Avviso per avere manodopera gratuita. Le nostre intenzioni di tirocinanti erano quelle di trovare finalmente un lavoro stabile”.

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Avviso 22, tanti tirocinanti non pagati dopo 4 anni

Oltre alla delusione di un tirocinio che non ha avuto un effettivo sbocco nel mondo del lavoro, ci sono ancora 189 pratiche bloccate all’Assessorato del lavoro e nessuna soluzione effettiva sembra essere stata avanzata dagli organi competenti della Regione Siciliana. La situazione sembra ormai irrimediabile, e purtroppo a farne le spese saranno soltanto i ragazzi che hanno speso le proprie energie e competenze nel bando: le pratiche dell’ex Avviso 22 sono rimaste ferme nel sistema informatico, con gravi lacune burocratiche, e ad oggi non ci sarebbero le condizioni per sanarle e metterle in liquidazione.

Ciò sarebbe stato causato da errori di trascrizione sulla documentazione presentata da alcune agenzie per il lavoro; le pratiche sono state visionare in ritardo dagli uffici regionali, e non è stata trovata una strada alternativa per pagare comunque il tirocinio, così come previsto dall’avviso.

Lauria: “I colpevoli paghino”

“Le istituzioni del Governo regionale diano un esempio concreto – continua Lauria – un segnale positivo alla società civile e a quei lavoratori i quali diritti sono indiscutibili e come tali devono essere rispettati come è scritto nella nostra Costituzione. I tirocinanti devono essere pagati di tutto il dovuto stabilito dal bando regionale. Qualora non ci fosse un rimedio per questi intoppi burocratici già riscontrati, l’Assessorato regionale al Lavoro deve individuare i responsabili di questo disastro e sanzionarli sulla responsabilità oggettiva e soggettiva. È se ci fossero gli estremi perseguirli in sede civile e penale”.

Fondi mai spesi

Un mistero mai risolto. Così definisce Lauria la mancata spesa di circa 18 milioni di euro destinati all’avviso 22/2018. Una cifra importante, che avrebbe potuto permettere, secondo il portavoce, di assumere molti dei giovani coinvolti, dando loro una strada e un futuro. Così, quello che doveva essere un progetto di inclusione sociale lavorativo, non ha dato nessuna risposta, lasciando i partecipanti quasi tutti disoccupati e in difficoltà economica.

“Al Governo regionale ed alla politica in tutte le sue figure – conclude Lauria – chiediamo di inserire nell’agenda politica del 2024 una proposta che preveda un emendamento alla prossima Finanziaria per risolvere definitivamente il problema dei pagamenti dei tirocinanti dell’Avviso 22 e di creare delle reali condizioni per un reinserimento o ingresso nel mondo del lavoro”.

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