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Palermo: incendio Bellolampo e inquinamento, ordinanza e polemica

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Palermo: incendio Bellolampo e inquinamento, ordinanza e polemica

Redazione  |
domenica 30 Luglio 2023

Inquinamento da diossina nella città di Palermo e ordinanza del Comune dopo l'incendio nella discarica di Bellolampo.

Inquinamento da diossina a Palermo. Ordinanza del Comune dopo l’incendio nella discarica di Bellolampo. Emergono dati significativi, secondo quanto raccolto dall’Arpa Sicilia, sull’aria campionata “nei pressi della località Inserra, all’ingresso del residence sito in via Costantino dalle ore 22 del 24 luglio alle ore 22 del giorno dopo. La concentrazione è pari a 939 TE fg/m3″. Viene alla luce la “formazione di diossine e furani e la loro presenza in aria ambiente, che costituisce un dato da attenzionare in termini di potenziale ricaduta sugli altri comparti ambientali. I valori di concentrazione riscontrati sono indicativi della presenza di una fonte emissiva locale”.

Ordinanza comunale e discordia

“In data 24/07/2023 24 divampava presso la Piattaforma di Bellolampo un incendio che si sviluppava nella IV Vasca, ma interessava anche la adiacente Vasca III Bis, da cui è scaturita l’impossibilità di abbancare i rifiuti in entrambe le vasche, anche a causa dell’elevata temperatura delle pareti”. Una notizia potenzialmente allarmante poiché la terza vasca bis è l’ultima rimasta con una capacità residua di spazio per il conferimento dei rifiuti. La sua eventuale indisponibilità potrebbe creare una nuova emergenza poiché la settima vasca non sarà pronta prima di ottobre. Nello specifico dovrebbe “essere consegnata verosimilmente nel mese di settembre 2023, per via, da ultimo, della sospensione parziale indotta dalla necessità di elaborare una perizia di variante da parte della Stazione Appaltante”.

Antonino Randazzo, capogruppo M5S in Consiglio comunale, chiede chiarezza. “Cosa è successo a Bellolampo? Come è stato possibile un incendio di questo tipo? E’ opera di criminali che vogliono mettere in ginocchio il sistema dei rifiuti pubblici a Palermo oppure di impreparazione ed approssimazione da parte di chi deve gestire la discarica? Su quanto è accaduto a Bellolampo occorre la massima trasparenza, a partire da quali vasche siano realmente andate a fuoco. Il sindaco e il presidente della Rap hanno dichiarato che l’unica vasca colpita dall’incendio era la quarta. Nell’ordinanza sindacale emessa ieri, però, si legge invece che l’incendio si è sviluppato sia nella quarta che nell’adiacente terza vasca bis. Su questo chiedo chiarezza, così come ho chiesto con una nota ad Arpa e al sindaco di sapere come intenderanno gestire quei rifiuti eventualmente bruciati in terza bis temporaneamente abbancati, considerando che secondo indicazioni dell’Arpa dovranno poi essere ribaltati nella costruenda settima vasca. Se non saranno individuate le responsabilità sull’incendio di Bellolampo ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica: stiamo parlando di potenziale danno ambientale, che è un reato penale”.

A tal proposito all’Ars il PD ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani sui potenziali rischi ambientali e per la salute.

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