Biblioteche come spazi di inclusione, selezionati due progetti in Sicilia - QdS

Biblioteche come spazi di inclusione, selezionati due progetti in Sicilia

redazione

Biblioteche come spazi di inclusione, selezionati due progetti in Sicilia

mercoledì 22 Gennaio 2020

Scelte le migliori iniziative nell’ambito del bando di Fondazione Con il Sud e Centro per il libro. Nell'Isola nuovi spazi e laboratori ad Agrigento e Messina

ROMA – Appuntamento in biblioteca. Al mattino presto, o anche in serata, dopo il lavoro. Per uno scambio culturale, un caffè letterario, un laboratorio musicale, un workshop di scrittura creativa. Per una caccia al tesoro tra i classici, per fare booksharing, o bookcrossing. Ma c’è anche la “biblioteca on the road”, che si muove in camper e va negli ospedali o nelle case di riposo. Quella che scende in piazza, per raccontare le storie ai passanti. C’è la biblioteca “a domicilio”, rivolta a persone svantaggiate, quella che propone “letture in famiglia”.

Sono alcune delle iniziative che si realizzeranno attraverso il “Bando Biblioteche e Comunità”, promosso dalla Fondazione Con il Sud e dal Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle biblioteche comunali nel Sud Italia come luoghi di inclusione sociale e spazi di rigenerazione urbana. Le iniziative selezionate coinvolgeranno decine di biblioteche comunali in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2018-2019.

Gli 11 progetti selezionati (su un totale di 68 proposte pervenute) coinvolgeranno 119 organizzazioni fra Terzo settore, pubblico e privato (con una media di 10 partner per iniziativa); 37 biblioteche comunali e interverranno in tutte le regioni: 3 in Puglia (province di Lecce, Foggia e Bari), 2 in Sicilia (province di Agrigento e Messina), 2 in Sardegna (province di Oristano e Cagliari), 2 in Campania (province di Caserta e Salerno), 1 in Calabria (provincia di Cosenza) e 1 multiregionale (Campania e, prevalentemente, Basilicata – province di Salerno e Potenza).

“Le biblioteche possono essere uno strumento potentissimo di coesione e inclusione sociale e non possono essere relegate ad un ruolo di secondo piano nel panorama culturale – ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud – I dati Istat e dell’Osservatorio Con i Bambini ci mettono davanti ad uno scenario preoccupante: un divario Nord-Sud che, come in altri ambiti, è chiaramente acuito dalla scarsità dell’offerta. è con questo obiettivo che la Fondazione sostiene i progetti: ampliare l’offerta attraverso soluzioni nuove, capaci di andare incontro alle diverse esigenze, in grado di rendere le biblioteche dei luoghi aperti, attrattivi, accessibili anche per chi tradizionalmente è escluso da questo mondo”.

“Quello che il termine Biblioteca evoca nell’immaginario di molti – ha dichiarato Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il Libro e la Lettura – è un luogo desolato e polveroso, triste e inospitale, popolato solo di tanti scaffali e vecchi libri ingialliti. La vitalità e la progettualità che le iniziative qui premiate dimostrano ci pongono davanti a tutt’altro scenario, specie in quella parte del nostro Paese dove più difficoltoso sembra essere l’accesso alla lettura: la biblioteca come luogo di vita e di rivalsa, la lettura come progetto di coesione sociale e di integrazione, sviluppo e crescita. Insomma, la biblioteca oggi è qualcosa di vitale e dinamico al contempo, un luogo simbolo da dove ripartire per vincere la battaglia contro l’esclusione sociale.”

Si punta, da un lato, al miglioramento dell’accesso agli spazi (extra-orario, serale, nel fine settimana), al potenziamento del patrimonio bibliotecario (letterario, audiovisivo, musicale, multimediale, Ict, etc.) e ai servizi di supporto alla lettura e allo studio; dall’altro, sono state selezionate iniziative che promuovano modalità innovative di partecipazione, di confronto e di coinvolgimento di persone svantaggiate e tradizionalmente escluse dai processi culturali.

Complessivamente, gli interventi saranno sostenuti con quasi 1 milione di euro, messi a disposizione, in egual misura, dalla Fondazione Con il Sud e dal Centro per il libro e la lettura a valere sul Fondo per la promozione del libro e della lettura.

I PROGETTI SICILIANI SELEZIONATI

Furnari (Me) – Dalle parole ai fatti

Il progetto interviene nelle biblioteche di Messina e Furnari: partendo da un rinnovamento del patrimonio librario e degli arredi, saranno organizzate attività volte ad animare le biblioteche e a favorire l’inclusione sociale e la partecipazione di categorie fragili.
Si prevede di realizzare attività rivolte a giovani e bambini, come i dialoghi interculturali e i laboratori “Nati per Leggere” e “Nati per la Musica” destinati a bambini 0-6 anni, con il coinvolgimento di almeno 45 nuclei familiari. Il soggetto responsabile del progetto è Centro di solidarietà “Faro”.

Agrigento – Biblioteca sociale “Villa seta”

La proposta intende valorizzare il ruolo sociale della biblioteca di Agrigento (succursale di Villaseta), con una particolare attenzione a bambini e ragazzi. Verranno realizzati interventi di adeguamento e riorganizzazione degli spazi, procedendo contestualmente alla digitalizzazione della biblioteca. Prevista poi l’organizzazione di un doposcuola per i bambini, di uno sportello di consulenza per l’autoimprenditorialità e l’imprenditoria giovanile e la realizzazione di laboratori educativi e di scambio culturale con le comunità straniere. Responsabile è l’Aics, comitato provinciale di Agrigento.

LO SCENARIO IN ITALIA E IN SICILIA

A Bolzano il doppio delle strutture isolane

ROMA – Secondo l’ultimo Focus Istat sulla fruizione delle biblioteche nazionali (dicembre 2019), nel Nord-Est gli utenti delle biblioteche (21,7%) sono il doppio che al Sud (8,6%) e nelle Isole (9,1%). In coda Sicilia (6,9%), Campania (7,7%) e Calabria (8,8%). Fa eccezione la Sardegna, in linea con la media nazionale (15,9%).

Il dato geografico è molto influenzato dall’offerta: in Sicilia, dove c’è la più bassa quota di fruitori (6,9%) si riscontra anche una scarsa presenza di biblioteche (18,4 ogni 100.000 abitanti). A Bolzano, dove la quota di fruitori sfiora il 37%, le biblioteche sono più diffuse (43,5 ogni 100.000 abitanti). Il risultato è che per ogni utente residente nel Sud si contano 2,5 utenti nel Nord.

Anche i dati dell’Osservatorio povertà educativa Openpolis – Con i Bambini (gennaio 2020) – che prende in considerazione la presenza di biblioteche nelle prime 15 province italiane per tasso di famiglie in disagio – non sono incoraggianti. Con 3,6 biblioteche ogni 1.000 minori, Cosenza è l’unica a superare la media nazionale (2,7). Seguono Palermo e Salerno, rispettivamente a quota 2,4 e 2,2 strutture per 1.000 residenti tra 6-17 anni. Chiudono invece la classifica Caltanissetta (1,3), Caserta (1,2) e all’ultimo posto Barletta-Andria-Trani, con meno di una biblioteca ogni 1.000 minori (0,7). Indipendentemente dall’area considerata, i comuni delle province con più famiglie in disagio hanno meno biblioteche rispetto alla media nazionale.

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