Bollette Eas, ecco quali contestare - QdS

Bollette Eas, ecco quali contestare

Pietro Vultaggio

Bollette Eas, ecco quali contestare

mercoledì 30 Settembre 2020

Pocorobba (Konsumer Sicilia). “L’Ente invia richieste di pagamento del 2017, già in prescrizione”. Stassi (Adiconsum): “In caso di disservizi, verificare le fatture prima procedere al pagamento”

PALERMO – Konsumer Sicilia ha puntato i riflettori sull’Ente acquedotti siciliani che, secondo associazione a tutela dei diritti dei cittadini consumatori e dell’ambiente, sta facendo pervenire alcune richieste di pagamento relative agli anni 2017-2018-2019. Konsumer non è nuova a simili contestazioni, infatti nel corso degli anni i vertici dell’associazione hanno prontamente contestato le recenti notifiche dell’Ente siciliano, circa i consumi relativi anche agli anni 2015 e 2016.

“Al netto delle eventuali contestazioni, per le richieste di pagamento relative al 2018 e 2019, – commenta Giancarlo Pocorobba, presidente di Konsumer Sicilia – che andranno approfondite e valutate, si comunica, invece, ai consumatori l’intervenuta prescrizione biennale di quelle relative all’anno 2017, così come previsto dalla Legge n. 205/2017 (articolo 1, commi 4-10 della legge di bilancio 2018) e dalla Delibera Arera (547/2019/R/idr), recanti una scadenza successiva al primo gennaio 2020”.

“L’Ente che gestisce la somministrazione idrica è tornato alla carica – continua Pocorobba – molti cittadini ci hanno sommerso di telefonate. Il mio timore, che poi dovrà essere supportato dai fatti, è che vi sia la possibilità che l’ente somministratore addebiti consumi relativi agli anni pregressi, già contestati precedentemente, e quindi tentare di recuperare quello che non è stato possibile recuperare in precedenza”.

Invitiamo, pertanto chi si sia visto recapitare le suddette richieste di pagamento – conclude il presidente di Konsumer – a contattarci, così da valutare il da farsi”. Konsumer è un’associazione di promozione sociale e senza fini di lucro, basata sull’impegno volontario di cittadini esperti, specializzati in materie del consumo, che prestano la propria opera nelle strutture dell’associazione e senza fini economici a favore di altri cittadini.

Sul tema Ente acquedotti siciliani si esprime anche Marco Stassi, presidente di Adiconsum Palermo Trapani, il quale interviene sulla questione delle fatture inviate, in questi giorni, dall’Eas in alcuni comuni come Alcamo, Castellamare, Custonaci, Valderice e Gibellina, relative agli scorsi anni. Prima di procedere al pagamento, Adicunsum suggerisce ai consumatori di valutare, con gli avvocati delle associazioni, la legittimità della richiesta.

“Inoltre – si legge nel comunicato Adiconsum – i territori in cui opera o ha operato l’Eas hanno registrato numerosi casi di disservizi, interruzioni di fornitura e consumi anomali e molti utenti hanno spesso dovuto far ricorso ai servizi idrici privati in assenza di acqua, per svariate settimane”.

L’Associazione consumatori promossa dalla Cisl, aggiunge: “L’Eas dovrebbe dimostrare come avviene il calcolo delle eccedenze per i consumi idrici fatturati, considerato che una delle tante cause dei disservizi potrebbe essere presumibilmente legata a condutture obsolete o datate”.

Adiconsum, inoltre, suggerisce di verificare se il contatore è leggibile e funzionante e se i dati del misuratore coincidono con quelli riportati nelle fatture, nonché di accertarsi se nel conteggio della fattura vengono addebitati canoni di depurazione, non dovuti se il Comune è sprovvisto di depuratore. Piccoli accorgimenti per evitare uno spreco di denaro ingiustificato, in un periodo non florido per l’economia personale di migliaia di famiglie.

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