Bomba in distributore di tabacchi, morto giovane a Catania - QdS

Bomba in distributore di tabacchi, morto giovane a Catania

redazione web

Bomba in distributore di tabacchi, morto giovane a Catania

giovedì 20 Febbraio 2020

Il fatto è avvenuto nel popoloso quartiere di Librino poco prima dell'alba. Un diciottenne incensurato, con un complice, che è fuggito, stava cercando di far saltare il congegno per rubare le sigarette. La tabaccheria è di un consigliere comunale

Un diciottenne incensurato, del quale non sono state rese note le generalità, è rimasto ucciso nel popoloso rione Librino a Catania nell’esplosione di un ordigno che aveva poco prima piazzato davanti a un distributore automatico di sigarette di una rivendita di tabacchi per sventrarlo e rubare soldi e sigarette.

Un complice che era con lui è fuggito.

L’esplosione ha danneggiato auto e balconi.

A permettere di ricostruire la dinamica dell’accaduto la visione, da parte dei Carabinieri dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della tabaccheria.

Nel filmato si vedono due giovani, con il volto travisato, arrivare con uno scooter in viale Moncanda e collocare un pacco, che poi si rivelerà un ordigno, davanti al distributore automatico.

Si allontanano, uno verso destra e l’altro verso sinistra, in attesa dell’esplosione, che non avviene.

Uno dei due torna indietro e in quel momento la bomba esplode, uccidendolo sul colpo.

Il complice fugge con lo scooter con cui era arrivato.

La dinamica fa pensare all’azione di due ladri poco esperti nell’uso di esplosivi.

Sul posto – erano le quattro del mattino – sono subito arrivati Carabinieri, ambulanze e Vigili del fuoco.

La vittima non aveva con sé non ha né documenti né un cellulare, ma è stato infine identificato per un diciottenne incensurato, del quale, come detto, non sono però state rese note le generalità.

Militari dell’Arma stanno cercando un sospetto, un suo potenziale complice, attraverso le frequentazioni abituali.

Il rione è tra quelli considerati ad alto rischio criminale, e la tabaccheria – di proprietà da un quarto di secolo della madre di un esponente del M5s al Consiglio Comunale di Catania, Graziano Bonaccorsi -, è stata oggetto di una decina di assalti da parte di criminali.

“Malgrado il valoroso e costante impegno della magistratura e delle forze dell’ordine – ha commentato il sindaco, Salvo Pogliese – il gravissimo episodio di Librino ripropone in tutta la sua drammaticità le questioni della sicurezza e delle garanzie sociali. La giovane vita spezzata nella strada senza sbocco della violenza e della sopraffazione deve fare riflettere tutti perché a Librino, come in ogni parte della Città, deve potersi affermare la cultura del rispetto delle persone, delle regole del vivere civile e della legalità”.

Il sindaco ha anche espresso “piena solidarietà al consigliere comunale Graziano Bonaccorsi, che deve potere continuare a testa alta nella sua attività imprenditoriale, sentendo vicine le istituzioni”.

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