L’Inps ha fornito, con la circolare 116/2022, tutte le istruzioni per l’erogazione del sussidio. Ai lavoratori dipendenti potrà essere corrisposto già nella busta paga di novembre
ROMA – Con la circolare 116 del 17 ottobre 2022, l’Inps ha fornito le istruzioni operative per l’erogazione del bonus 150 euro previsto dal Decreto Aiuti Ter (Dl n. 144/’22). Tale bonus viene erogato direttamente in busta paga o mediante Inps ed Enti di previdenza e le modalità di corresponsione variano in base alla categoria di appartenenza. Il nuovo bonus 150 euro funziona in maniera simile al bonus 200 euro. È un’indennità una tantum, ossia ogni soggetto può percepire una sola volta, non costituisce reddito ai fini fiscali, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito né ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.
Con l’unica differenza che, rispetto al precedente sussidio, non è necessaria la verifica del diritto a fruire dell’esonero dello 0,80% della quota IVS a carico del lavoratore.
A chi è destinato il bonus
Il bonus 150 euro è destinato ad una platea di soggetti che rientrano nelle seguenti categorie:
• lavoratori dipendenti pubblici e privati;
• pensionati;
• lavoratori domestici;
• percettori di Reddito di Cittadinanza;
• lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo;
• incaricati di vendite a domicilio;
• lavoratori autonomi e liberi professionisti;
• titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
• disoccupati percettori di Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola;
• collaboratori sportivi;
• dottorandi e assegnisti di ricerca.
Le modalità di erogazione cambiano in base alla categoria di appartenenza. Nello specifico, nella busta paga di novembre 2022 se si tratta di un lavoratore dipendente; direttamente con la pensione di novembre 2022 quando a beneficiarne è un pensionato; a seguito di apposita domanda nel caso dei co.co.co., assegnisti, dottorandi, lavoratori autonomi con o senza partita Iva, stagionali, colf e badanti, lavoratori dello spettacolo e sportivi, incaricati di vendite a domicilio; con un ricarico dell’indennità Naspi, Dis-Coll o disoccupazione agricola di novembre in caso di disoccupati; con un’integrazione del sussidio di novembre quando riguarda i percettori del Reddito di Cittadinanza.
Per chi è iscritto alla gestione separata
Per i professionisti con partita Iva iscritti alla gestione separata o alle casse private dovrebbe arrivare insieme al bonus 200 euro, dunque un’unica somma pari a 350 euro (200 + 150) che potrebbe arrivare in una sola soluzione a novembre. Per i lavoratori dipendenti aventi diritto ad un tantum 150 euro devono avere una retribuzione lorda imponibile previdenziale per il mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro.
L’importo una tantum 150 euro viene erogato per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022, in via automatica, previa dichiarazione firmata dal lavoratore di non essere titolare di prestazioni pensionistiche o, nel caso abbia più rapporti di lavoro, di non averlo ricevuto da altro datore di lavoro.